Areale ferroviario, Caramaschi tira dritto. Ecco il rendering della riqualificazione

La riqualificazione dell’areale ferroviario si farà, e a spese dei privati. Questa la posizione del sindaco Renzo Caramaschi, maturata al termine di un confronto interno dell’esecutivo sul tema relativo al progetto di recupero a fini urbanistici dell’ areale ferroviario, oggetto in questi ultimi giorni di un dibattito mediatico innescato da alcune considerazioni e dichiarazioni rese su questo tema dal vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica, Christoph Baur, che ha mantenuto la sua posizione che chiede al pubblico un impegno anche finanziario.

Il Sindaco Caramaschi ha voluto chiarire e ribadire che: “Il 2017, sarà per l’areale ferroviario, l’anno decisivo per l’avvio concreto di un iter che si preannuncia lungo e particolarmente complesso, oltre che molto oneroso per quanto riguarda la parte economica. Questa mattina abbiamo esaminato il progetto – ha detto Caramaschi- nella sua interezza. Dovremo ancora affrontare alcuni aspetti per definire l’accordo di programma che dovrà essere presentato e discusso nelle Commissioni consiliari competenti e quindi in Consiglio Comunale per l’approvazione.  Come ho avuto modo di ribadire anche stamane in Giunta, se ci sono delle idee concrete, fattibili e percorribili rispetto a diverse modalità di finanziamento, ben vengano, non c’è nessuna preclusione. Rimango però convinto del fatto che la strada imboccata sia comunque corretta e in un certo senso obbligata, ma senza perdere tempo, se ci sono delle alternative, che vengano presentate e saranno valutate”.

Caramaschi ha ricordato che il progetto ha una valenza complessiva di circa un miliardo di wuro e impegnerà la città in maniera pesante per un lasso di tempo compreso tra i 15 ed i 20 anni con ripercussioni notevoli ad esempio sul traffico ferroviario. “Spostare tutto il fascio di binari è una complicazione non da poco anche e soprattutto per tutte le attività che vi ruotano attorno”. Avanti quindi col progetto dell’architetto Boris Podrecca, vincitore del concorso internazionale per la riqualificazione.

Rendering della riqualificazione pensata dall'architetto Podrecca

Rendering della riqualificazione pensata dall’architetto Podrecca

Il Sindaco ha poi voluto ribadire, a chi teme il coinvolgimento di società di capitali straniere, che “nel bando verrà indicato in maniera specifica che la realizzazione del progetto areale sarà riservato a società operative certificate che abbiano capacità finanziarie tali da realizzare quanto previsto nel bando di gara. Quindi non saranno coinvolte società finanziarie o fondi esteri, ma saranno società certificate con grande potenza finanziaria e grandi capacità realizzative ed operative”.

Come già previsto e concordato, nei prossimi giorni ci sarà un incontro in Provincia per capire se vi possa essere un intervento di tipo economico-finanziario diretto della mano pubblica, nell’operazione. “Io non credo – ha detto Caramaschi- ma domandare non costa nulla. Credo che il Vice Sindaco gradirebbe maggiormente questo tipo di coinvolgimento provinciale. Io ritengo invece che questa debba essere un’operazione che non vada ad intaccare le risorse pubbliche e che lasci invece l’aspetto imprenditoriale ai privati, sulla base però di un progetto, sottolineo, voluto, approvato e gestito dall’ente pubblico. Il Comune, lo dico a gran voce, per quanto mi riguarda su questo progetto non si indebiterà. Chiarisco che questa comunque non è un’ ipotesi all’ordine del giorno. Ne hanno convenuto tutti stamane in Giunta,  vice Sindaco compreso. E’  francamente un discutere sul nulla”.

A chi obietta sul rischio di creare un nuovo quartiere dormitorio sul modello Casanova,  il Sindaco ha risposto che si tratta dei soliti luoghi comuni. “Se un dormitorio ha un centro culturale giovanile, una piscina d’interesse provinciale, negozi, servizi, infrastrutture a poche centinaia di metri dal centro della città,  non credo proprio che possa definirsi tale. In ogni caso spero si arrivi  a presentare  il progetto in Consiglio comunale per l’approvazione entro l’estate (almeno me lo auguro) ovvero l’accordo di programma”.
L’ARBO,  la società di capitale pubblico di proprietà al 50% del Comune e della Provincia di Bolzano dovrà invece predisporre il bando di concorso internazionale con tutte le condizioni di gara.

“Siamo nei tempi o per meglio dire con una battuta:  siamo sui binari”, ha concluso Caramaschi.

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