Richiedenti asilo, in Alto Adige numeri in calo del 20%

«Il numero dei richiedenti asilo in Alto Adige è in calo ed è positivo che gli Stati europei abbiano riavviato il dialogo per trovare sulla questione una soluzione condivisa». Lo ha detto il presidente altoatesino Arno Kompatscher durante la conferenza stampa post giunta, facendo il punto della situazione in materia di migranti in seguito al vertice dei ministri europei della scorsa settimana a Innsbruck. Dai dati a disposizione si evince che dal primo gennaio al 17 luglio 2017 sono approdati in Italia 93.289 richiedenti asilo, provenienti in gran parte (89.518) dalla Libia. «Dal primo luglio di quest’anno a ieri – ha osservato Kompatscher –  sono stati 17.838, l’81% in meno. Questo significa che la situazione è cambiata molto, ma il dramma dei morti nel Mediterraneo continua, e per questo è necessario trovare una soluzione condivisa a livello europeo».

Richiedenti asilo, i numeri

Per quanto riguarda l’Alto Adige «attualmente i richiedenti asilo sono 1.370, di cui 120 minorenni, e la cifra è in calo del 20% rispetto al 2017». Il 33% dei richiedenti asilo, ha spiegato il presidente, ha un rapporto di lavoro, l’11% sta svolgendo un tirocinio e il 6% effettua attività di volontariato. Il resto delle persone accolte frequenta comunque corsi di lingua. «Sono cifre positive, un segno che le nostre politiche di accoglienza funzionano», ha osservato Kompatscher, che ha annunciato un imminente incontro con il ministro Matteo Salvini nell’ambito della conferenza Stato Regioni. In conclusione il Landeshauptmann ha voluto anche ricordare che «noi assolviamo ai nostri obblighi dal punto di vista umanitario, ma facciamo anche rispettare le regole. Grazie all’accordo che ho siglato con l’allora ministro Minniti, infatti, 16 richiedenti asilo che hanno commesso atti di rilevanza penale sono stati accompagnati direttamente al Cpr di Torino per essere rimpatriati».

 

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