ProWein, a Düsseldorf vini altoatesini in vetrina

Dai vini bianchi nati da vigneti in quota ai rossi di fondovalle, la proposta enologica che i produttori altoatesini stanno presentando alla fiera ProWein è variegata. Per farsi conoscere e apprezzare al di fuori dei confini provinciali, grandi e piccoli produttori stanno prendendo parte alla principale fiera internazionale per vini e liquori. Per conquistare i visitatori e aumentare le esportazioni dei vini altoatesini allo stand collettivo di IDM Alto Adige si stanno svolgendo dei percorsi alla scoperta delle particolarità dei vini prodotti in Alto Adige.

Quasi 60.000 persone affollano in questi giorni i padiglioni della fiera di Düsseldorf in occasione di ProWein, la principale fiera internazionale per il settore vinicolo. Tra gli espositori che propongono i loro prodotti a commercianti e importatori, sono presenti i produttori altoatesini dello stand collettivo organizzato da IDM. «Le adesioni sono numerose: quest’anno sono presenti 35 aziende. Questo è un esempio concreto di quanto sia alto l’interesse dei produttori altoatesini per l’internazionalizzazione. Accedendo a mercati diversi, infatti, possono rivolgersi a nuove nicchie di intenditori, accrescere le vendite ed essere meno soggetti a eventuali congiunture economiche», commenta il direttore di IDM Hansjörg Prast.

«Far conoscere la varietà e la qualità dei propri prodotti è fondamentale per acquisire nuovi clienti. Prendere parte a fiere come questa è strategicamente importante per promuovere i vini dell’Alto Adige: siamo qui per presentare i nostri vini, ne testimoniamo la bontà e li facciamo degustare ai visitatori. Forniamo inoltre delle informazioni di prima mano agli interessati», sottolinea Maximilian Niedermayr, presidente del Consorzio Vini Alto Adige che è partner di questa iniziativa.

Sono tre i temi, uno per ciascuna giornata di fiera, che guidano le degustazioni allo stand “Südtirol Wein”. Dalle sfaccettature multiformi del Pinot Bianco si passa ai vini realizzati con vitigni coltivati in quota, come il Müller-Thurgau, il Kerner, il Sylvaner e il Riesling. «Assieme alla rinascita della Schiava, cui è dedicata la terza giornata di degustazioni, questi leitmotiv ben rappresentano la realtà altoatesina e permettono alle aziende locali di presentarsi compatte, differenziando in modo autentico i loro prodotti dai principali concorrenti», osserva infine Bettina Schmid, direttrice del dipartimento Sales di IDM che accompagna le aziende altoatesine nel mondo dell’export.

 

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