Profughi, 1001 in Alto Adige: ecco dove sono ospitati

Lo status quo e gli ulteriori passi da intraprendere per la collocazione delle persone richiedenti asilo sono stati analizzati nei giorni scorsi nell’ambito di un incontro al quale hanno preso parte oltre all’assessora Martha Stocker, il direttore della Ripartizione politiche sociali, Luca Critelli, i presidenti della Comunità comprensoriali, il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, ed il presidente del Consorzio dei Comuni, Andreas Schatzer.

Dei 1001 richiedenti asilo sinora sistemati a livello provinciale 524 hanno trovato collocazione nel Comune di Bolzano, 213 nel Burgraviato, 50 nella Val Venosta, 48 nel Comprensorio Oltradige – Bassa Atesina, 44 nel Comprensorio Salto Sciliar, 12 nella Val d’Isarco, 66 in Val Pusteria e 44 nell’Alta Val d’Isarco suddivisi complessivamente in 18 strutture. Devono essere ancora collocati 64 richiedenti asilo nel Burgraviato, 44 in Val Venosta, 161 nella Bassa Atesina, 91 nel Comprensorio Salto Sciliar, 139 nella Val d’Isarco e 148 nella Val Pusteria.

Sulla base della percentuale di distribuzione dei profughi dello 0,9%, calcolata a livello nazionale, sono stati assegnati sinora all’Alto Adige circa 1000 richiedenti asilo. “A causa degli sviluppi della situazione nazionale dobbiamo prevedere un aumento del fabbisogno. Per questa ragione già nell’aprile scorso abbiamo iniziato la ricerca di ulteriori 700 posti. 370 di questi sono in parte già stati realizzati e sono stati identificati concretamente i luoghi nei quali realizzarli” ha affermato nel corso dell’incontro l’assessora Stocker. Nelle prossime settimane dovranno essere quindi reperiti ulteriori 330 posti per richiedenti asilo. Attualmente sono esclusi dalla realizzazione di ulteriori posti il Comune di Bolzano, dato che, in relazione al numero degli abitanti, accoglie un numero più elevato di richiedenti asilo rispetto agli altri Comprensori ed il Comprensorio dell’Alta Val d’Isarco che già accoglie la quota prevista.

Già nelle settimane e nei mesi scorsi l’assessora Stocker aveva richiamato i Comprensori al loro obbligo di mettere a disposizione ulteriori posti per accogliere richiedenti asilo ottenendo risultati diversificati tra loro. “Purtroppo non siamo riusciti ad avere il riscontro atteso da parte dei Comuni. Sebbene i presidenti dei vari Comprensori siano consapevoli della loro responsabilità in questo ambito, il numero e la suddivisione dei posti per richiedenti asilo non corrispondono allo spirito della concreata collaborazione tra Comuni e Comprensori. Quasi mai gli immobili disponibili vengono segnalati dai Comuni, nella speranza che, nel frattempo, vangano trovate delle altre soluzioni” ha affermato l’assessora Stocker.

Se entro la fine di agosto non verranno messe a disposizione delle soluzioni per ulteriori posti di accoglienza per i richiedenti asilo interverrà direttamente la Provincia. “L’obiettivo è quello di una distribuzione dei richiedenti asilo il più possibile equilibrata a livello provinciale ed a questo scopo esortiamo nuovamente i Comuni a collaborare ed a identificare con noi una serie di luoghi adatti allo scopo. Se ciò non dovesse avvenire sarà nostro compito, assieme ai Comprensori, identificare immobili o aree di proprietà pubblica da adibire all’accoglienza, eventualmente anche senza il coinvolgimento sinora richiesto da parte dei Comuni” ha dichiarato l’assessora.

Nel numero delle strutture ancora mancanti vi sono anche luoghi che sono già stati identificati come Silandro, San Candido, Ora e Vanga, ma che non sono ancora stati attivati, così come località per le quali vi sono già delle soluzioni relativamente concrete. I requisiti necessari per immobili che possono essere presi in considerazione per l’accoglienza di persone richiedenti asilo sono le medesime: devono essere disponibili immediatamente o con pochi interventi di carattere edile ed offrire posto per almeno 25 persone.

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