Privacy, scattano le multe per le aziende non in regola con il GDPR

CNA-SHV organizza due seminari, insieme al partner Reggiani Consulting, denominati “Privacy facile” per consentire ai partecipanti di comprendere i temi inerenti il trattamento dei dati personali, verificare le conoscenze acquisite con un test, compilare, con la dovuta assistenza, la documentazione necessaria per mettersi in regola.

I due appuntamenti sono in programma lunedì 17 giugno, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17, oppure martedì 18 giugno dalle 18.00 alle 21 e mercoledì 19 giugno dalle 18.00 alle 21.00.

“Il tempo utile per mettersi in regola con le norme in materia di privacy è scaduto – spiega Günther Schwienbacher, segretario generale CNA-SHV -. Si è conclusa il 16 maggio, la fase transitoria di tolleranza nell’applicazione delle sanzioni a carico degli inadempienti. In base al principio di responsabilizzazione contenuto nel Regolamento UE 2016/679, GDPR, la tutela della privacy e la sicurezza dei dati personali costituiscono precisi obblighi per imprese, professionisti e associazioni nell’ambito delle relazioni con clienti, fornitori, dipendenti e collaboratori. Chiunque si trovi a trattare dati e immagini di terzi, deve dunque rispettare le nuove regole, adottando specifiche misure tecniche e organizzative”.

“Nell’ultimo anno – prosegue Schwienbacher – il nostro team di esperti, ha lavorato intensamente per formare gli imprenditori e i responsabili del trattamento con apposite serate informative, incontri di approfondimento e consulenze personalizzate ad aziende e a studi professionali sulla base di una analisi puntuale dei dati trattati e dei rischi, con particolare attenzione alla sicurezza informatica. Invitiamo imprese e professionisti a verificare l’effettivo adempimento agli obblighi del GDPR. Terminato il “periodo di rispetto”, durante il quale il Garante ha tenuto nella dovuta considerazione le difficoltà nell’adeguamento alle norme, potranno essere inflitte a titolari e responsabili le sanzioni fissate per la violazione degli obblighi regolamentari”.

È bene ricordare che le sanzioni pecuniarie possono arrivare fino a 20 milioni di euro o, per le imprese, fino al 4 per cento del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente. La nuova normativa, però, non prevede importi minimi per le sanzioni. “Il Garante potrà, nei casi non gravi, infliggere anche soltanto un ammonimento, ma è meglio non rischiare”, afferma il segretario.

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