Premio Marzotto 2016, vince Eucardia

Premio Marzotto 2016, è Eucardia, startup lombarda, la vincitrice del grant da 300mila euro messo a disposizione dalla più ricca startup competition italiana. Eucardia ha sviluppato un prototipo, Heart Damper, di un dispositivo cardiaco impiantabile per la terapia dell’insufficienza cardiaca avanzata, che ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti, offrendo loro una soluzione più semplice, precoce, praticabile, economica e meno invasiva delle attuali assistenze cardiache.

Premio Marzotto 2016: le motivazioni di Eucardia

«Pur essendo alle prime fasi di sviluppo – si legge nelle motivazioni della giuria – Eucardia presenta un elevato livello di ambizione in quanto indirizza il mercato dei pazienti con scompenso cardiaco, una condizione patologica purtroppo già molto diffusa e in continuo aumento, permettendo loro di allungare e migliorare la qualità di vita. La giuria ha apprezzato l’innovatività e la competitività del prodotto, in un settore dove le soluzioni terapeutiche alternative sono ancora limitate e non risolutive per la maggior parte dei pazienti. Sono stati inoltre rilevati la qualità del committment del team e il livello adeguato di protezione brevettuale della proprietà intellettuale a livello internazionale».

A Wrap un premio da 50mila euro

E’ andato invece a Wrap il premio di 50mila euro dall’Idea all’Impresa. La startup emiliana ha messo a punto terapie tissutali realizzabili tramite stampa 3D per il trattamento di piaghe da piede diabetico. Le medicazioni sono a base di chitosano bioriassorbibile, associato ad altri polimeri o farmaci personalizzabili, e possono essere posizionate direttamente sulla ferita, senza che debbano essere sostituite, fino al completo assorbimento e concomitante riparazione del tessuto danneggiato. «In quanto progetto dal forte impatto potenziale sia in termini di scalabilità che di problematica affrontata, con un elevato grado di innovatività del medical device oggetto dell’invenzione, un modello molto solido di business, scalabile e differenziabile anche sul fronte del 3D printing in futuro, e uno strutturato team proponente», ha spiegato Stefano Gallucci, presidente della giuria.

Premio Marzotto 2016: non ci sono più scuse

«L’innovazione italiana ha un grande potenziale se portata all’estero. La nostra capacità creativa, trasformata in processi industriali, ha un alto tasso di unicità nel mondo, dalla manifattura alla meccatronica, dal fashion al food.– dichiara in apertura Matteo Marzotto, Presidente di Associazione Progetto Marzotto che promuove l’iniziativa – Premio Gaetano Marzotto sostiene e connette le startup e le PMI innovative italiane con le più interessanti e dinamiche realtà internazionali, puntando sull’Italia 4.0, ovvero sulle idee imprenditoriali che cambieranno il Paese, per una rivoluzione non solo economica, ma anche sociale e culturale». «Oggi chi fa innovazione in Italia e davvero vuole scalare, non ha più scuse. Premio Marzotto offre tutti gli strumenti di sviluppo e lancio di un’idea e di una giovane impresa. Una dimensione globale, che guarda alla distribuzione su scala internazionale, che sia prodotto o servizio. – prosegue Cristiano Seganfreddo, direttore generale di Progetto Marzotto che ha condotto l’appuntamento nella suggestiva calotta di vetro de La Lanterna di Fuksas a Roma – Non vogliamo confinare le nostre startup in Italia, ma renderle attive e interattive con le piattaforme internazionali. L’innovazione è adesso, e pensa in grande. Altrimenti non passa. Ma ha bisogno di non essere frammentata. Premio Marzotto si propone come attivatore concreto di networking con partner globali in dialogo con l’ecosistema italiano, dagli incubatori ai venture ».

E a chiudere gli interventi istituzionali, è Filippo Tortoriello, Presidente di Unindustria, partner dell’appuntamento insieme a Gala Lab Venture «L’innovazione è la spinta decisiva verso la crescita duratura di ogni sistema territoriale ed è con questo spirito che Unindustria si affianca a Premio Marzotto. La creazione di nuovo valore e l’aumento di produttività attraverso approcci innovativi pervasivi e sistematici sono l’unica energia sostenibile per tenere accesi i motori della competitività del tessuto produttivo regionale. Il futuro del Lazio dipende anche da quanto verrà valorizzato l’ecosistema dell’innovazione, di cui le startup costituiscono un nutrimento essenziale. Queste ultime rappresentano la visione di nuovi mercati, di nuovi prodotti, di nuovi modelli organizzativi. Ma incarnano metaforicamente anche quel cambiamento largamente auspicabile non solo in ambito imprenditoriale ma, in senso lato, anche culturale e sociale».

 

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