Parco Tecnologico di Bolzano, l'innovazione che sarà

Proviamo a partire dai numeri: 190 mila metri cubi, quelli dell’area su cui sorgerà, con possibilità di espansione privata di altri 750 mila. Il costo è altrettanto importante: 119 milioni di euro. Il prezzo dell’innovazione in Alto Adige, visto che stiamo parlando del Noi – Nature of Innovation Techpark, il futuro parco tecnologico di Bolzano. La prima pietra è stata posata da poco, lo scorso ottobre, i lavori sono già evidenti: si conta di finire entro giugno 2017. E c’è già ottimismo: Arno Kompatscher, presidente della Provincia di Bolzano, ha ricordato come il nuovo parco farà fare sicuramente dei «grandi passi in avanti» alle aziende dell’Alto Adige, anche basandosi sul buon successo di tali strutture (con picchi e punti più bassi) stanno avendo nel nostro Paese. «Un’istituzione di questo tipo è ovunque un importante generatore di impulsi e un motore d’innovazione per l’economia – ha ricordato Kompatscher quando venne presentato il nome del Parco – Il Techpark Alto Adige sarà un luogo in cui aziende e istituti di ricerca potranno cooperare, trarre reciproca ispirazione e dove quindi le competenze e la competitività del singolo, ma conseguentemente anche dell’intera location economica, aumenteranno considerevolmente».
Noi-planimetria
Già, il nome: un acronimo, Noi, che oltre a suonare familiare per le orecchie di chi lo sente, e quindi più memorizzabile, in dialetto tedesco sudtirolese significa “nuovo”. Perché proprio all’innovazione guarda la struttura che prenderà il posto di una vecchia fabbrica, dismessa da anni, per riprendere vita e ospitare sette istituti di ricerca e ventuno laboratori. Almeno, visto che stiamo parlando di chi si è già prenotato un posto, che si aggiungeranno all’incubatore di imprese, agli esercizi commerciali, ai ristoranti e palestre che completeranno un’area che si vede già come una piccola cittadella dedicata al coworking e allo scambio di idee. La contaminazione fra i vari soggetti, infatti, sarà la vera chiave di volta per fare funzionare il tutto al meglio. Nel progetto sono coinvolti la Provincia autonoma di Bolzano, Business Location Südtirol – che è il committente della struttura – e Tis Innovation Park, che gestirà il parco. Quattro macroambiti: cibo, ambiente, tecnologia alpina e automazione. Ma tante le sfide: l’Alto Adige che geograficamente è uno snodo cruciale in Europa, vuole entrare a far parte anche del cuore innovativo del continente.

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