Turismo, il nuovo assetto presentato agli addetti del settore

La riorganizzazione era stata annunciata due settimane fa: il nuovo assetto del settore turistico in Alto Adige, è stato illustrato a Palazzo Widmann ai consorzi e alle associazioni turistiche. “C’è stato apprezzamento e ovviamente non sono mancate anche le domande e le osservazioni. Lo ritengo un buon piano di lavoro per raggiungere l’obiettivo di investire maggiormente nella promozione turistica senza dover istituire nuove imposte di settore”, ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher. La gestione del cambiamento ha visto le parti interessate coinvolte nel processo di aggiornamento avviato nel 2014 attraverso un gruppo di lavoro: si è partiti dall’analisi dell’esistente struttura con i suoi 10 consorzi turistici e le 77 associazioni turistiche per poi individuare le strade di una possibile riorganizzazione e potenziare l’attività di promozione della destinazione Alto Adige.

Il risultato di questo processo partecipativo è stato definito dal gruppo di lavoro composto da 20 rappresentanti degli enti turistici interessati: dal 2018 gli attuali 10 consorzi saranno sostituiti da tre Unità regionali di management che faranno riferimento all’IDM, l’Azienda speciale per l’economia, ma saranno insediate sul territorio – ciascuna con due uffici distinti – per garantire lo scambio costante e il sostegno diretto alle associazioni turistiche locali. Inoltre le unità regionali dovranno potenziare ulteriormente i marchi locali forti e a collegarli più strettamente con il marchio ombrello. Il direttore del reparto comunicazione di IDM, Marco Pappalardo, ha illustrato nell’incontro a Bolzano la suddivisione dei compiti prevista dal gruppo di lavoro: IDM definisce la strategia di marketing per lo sviluppo turistico in Alto Adige, il posizionamento del marchio ombrello e il marketing di destinazione per l’Alto Adige. Le unità regionali di management invece coordinano l’attività sul territorio, incluso il governo della destinazione turistica secondo le tematiche e le aree da visitare. In base al nuovo modello, le associazioni turistiche organizzano le attività in loco seguendo i rispettivi profili, assistono i soci e soprattutto l’ospite nelle varie località. Già definita anche una ripartizione di mansioni relativamente alle attività, come ad esempio la gestione del marchio, lo sviluppo del prodotto, la produzione su web e social media, la distribuzione.

Le 3 unità regionali e i loro due uffici territoriali si finanziano attraverso diversi canali: il bilancio provinciale con le risorse assegnate all’IDM, una quota dei contributi fissi, il 25% della tassa di soggiorno, entrate aggiuntive tramite iniziative di marketing, associazioni turistiche, altri partner. Le associazioni turistiche si finanziano con il 75% della tassa di soggiorno, con contributi comunali, con una quota dei contributi fissi, con incentivi agli investimenti in base alla legge provinciale 33/1992 e con risorse proprie come i contributi dei soci. Il presidente Kompatscher ha informato che un gruppo di progetto accompagnerà il passaggio alla nuova struttura e si confronterà con tutti gli interessati sui diversi aspetti per attuare del riassetto. Il 2016 e il 2017 saranno annate transitorie, la nuova struttura diventerà operativa dal 1° gennaio 2018. “Vi invito ad approfondire il nuovo modello e a collaborare in modo costruttivo alla sua applicazione. I mercati turistici si sviluppano velocemente, per questo dobbiamo restare flessibili e se possibile addirittura anticipare gli sviluppi”, ha concluso Kompatscher. E il confronto a Palazzo Widmann si è già confermato costruttivo e aperto.

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