Dimissioni online, per la Cna: «Un aggravio burocratico»

A partire da sabato 12 marzo, secondo quanto previsto dal Jobs Act, i lavoratori che intendono presentare le dimissioni lo potranno fare solo online, attraverso una nuova procedura. L’obiettivo del governo è limitare le dimissioni in bianco. A due giorni dall’avvio della procedura però ancora non si è mosso nulla. Ma intanto arrivano i primi pareri negativi. Come quello del rappresentante degli artigiani e delle piccole medie imprese, Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV di Bolzano, che definisce la nuova procedura di dimissioni online “un altro aggravio burocratico”.

Nuova procedura in attesa di istruzioni

Senza questa procedura le dimissioni sono considerate inefficaci e l’impresa potrebbe finire in una situazione di incertezza legata alla potenziale prosecuzione del rapporto di lavoro. La sola alternativa sembrerebbe quella di ricorrere al licenziamento, ma questo comporta costi aggiuntivi, non solo quelli amministrativi ma anche quelli determinati dal versamento del contributo Aspi, che possono arrivare fino a 1.500 euro.

La CNA ha evidenziato le sue ragioni nel corso di un incontro al ministero del Lavoro. «A fronte della mancata revisione delle procedure di compilazione e di trasmissione della comunicazione, la CNA continuerà a sollecitare le istituzioni a tutti i livelli, anche locali, per modificare la norma, tanto più che gli stessi uffici provinciali ammettono che ci sono difficoltà», ha spiegato Corrarati.

La nuova procedura dovrebbe essere attiva fra due giorni, ma in realtà sono poche le informazioni disponibili. La Ripartizione lavoro delle Provincia di Bolzano ha fatto sapere che è in attesa delle direttive del Ministero.

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