Diretto Bolzano-Milano, la Provincia «valuta l'idea» (in attesa del BBT)

«Abbiamo valutato costi e benefici di un collegamento diretto tra Bolzano e Milano e, in teoria, sembrerebbe più opportuno attendere il completamento del tunnel del Brennero». Valentino Pagani, direttore del dipartimento Viabilità e Mobilità della Provincia, sembrerebbe, chiudere le porte alla proposta di un treno diretto tra Milano e Bolzano partita da Alto Adige Innovazione, ma la questione è, fortunatamente, più complessa: «Con la costruzione del tunnel del Brennero – precisa Pagani – le imprese ferroviarie offriranno sicuramente servizi cadenzati all’ora tra Monaco-Innsbruck-Bolzano e Verona con regimi di fermate diversificate con significativi miglioramenti dei tempi di percorrenza rispetto a quelli attuali (Bolzano-Innsbruck ca. 1 ora in meno rispetto ad oggi). Tali collegamenti realizzeranno nel nodo di Verona tempi di interscambio con l’asse Venezia-Verona-Milano-Torino. per questo non ha molto senso, nell’ottica di un sistema cadenzato di rete, creare collegamenti diretti per Milano. L’importante è che funzionino gli interscambi e che siano agevoli. Questo, però, è un ragionamento teorico a lungo termine (il tunnel di Base del Brennero sarà consegnato nel 2027 ndr) e viste le ripetute richieste degli utenti siamo disposti a valutare la possibilità di un collegamento diretto tra Bolzano e Milano».

ECCO IL TESTO DELLA PETIZIONE

In sintesi, verificato attentamente il potenziale di utenti interessati al collegamento, la Provincia si confronterà con le società ferroviarie per valutare la possibilità di attivare il servizio. Nell’attesa abbiamo cercato di capire come evolverà il trasporto pubblico altoatesino nei prossimi anni, alla luce dell’ambizioso “Piano provinciale della mobilità” approvato a inizio anno. Un piano che prevede investimenti importanti e che dovrebbero portare a un servizio ferroviario provinciale del tipo “S-Bahn”. Prima di addentrarci nello specifico del piano, abbiamo chiesto a Pagani se si prevedono cambiamenti sulla linea del Brennero già prima del completamento del Tunnel di Base.

Sono previsti interventi che consentano di raggiungere Innsbruck senza cambio anche con i treni interregionali?

«Sì, con l’introduzione della linea elettrificata in Val Venosta saranno previsti in collaborazione con il Land Tirolo collegamenti diretti all’ora tra Malles-Merano-Bolzano e Innsbruck con treni policorrente. A tal proposito sia le ferrovie austriache nonché la Provincia di Bolzano stanno per acquistare il materiale rotabile adatto».

Quali sono gli interventi principali necessari per raggiungere gli obiettivi del Piano Provinciale?

«I principali sono tre: la bretella denominata “Variante di Val di Riga” tra Rio di Pusteria e l’innesto sulla linea del Brennero compreso l’adeguamento del piano regolatore della stazione (PRG) e del centro di intermodale di Bressanone e la costruzione delle nuove fermate di Varna e di Sciaves.  Il raddoppio e rettifica della linea ferroviaria Bolzano – Merano dal km.4 alla stazione di Terlano e riqualificazione delle stazioni di Ponte Adige e Terlano. L’ ingresso dedicato per la linea Meranese nella stazione di Bolzano, mediante la realizzazione della galleria del Virgolo».

La conclusione della variante di Riga è prevista per il 2024. Quali sono gli altri tempi di realizzazione?

«Per quanto riguarda la costruzione della galleria ferroviaria a 3 binari del Virgolo per l’ingresso indipendente della linea ferroviaria Bolzano – Merano nella Stazione centrale sono previsti secondo il protocollo d’intesa tra Provincia e Comune 4 anni, perciò entro la fine del 2022. Sempre secondo il protocollo per quanto riguarda gli interventi di potenziamento dei collegamenti urbani ferroviari sulla tratta Casanova – Terlano e contestuale realizzazione dell’importante nodo di interscambio a Ponte Adige sono previsti 8 anni, quindi entro 2026».

L’impatto del turismo sul trasporto pubblico locale in Alto Adige è importante, si pensi solo al periodo dei mercatini e alla calata di ciclisti verso San Candido nel periodo estivo. Come pensate di integrare e conciliare le diverse esigenze di cittadini e turisti?

«Nel piano provinciale della mobilità sono previsti dei servizi diversificati per i periodi turistici. Per questioni di efficienza non è ragionevole offrire linee separate per turisti e per le altre categorie di utenti, ma è piuttosto più conveniente rafforzare le linee nei periodi turistici come stiamo già facendo».

Rispetto all’estensione delle linee serali e alle comitive sono previste novità?

«Nel piano provinciale della mobilità è prevista l’estensione delle linee serali, fa parte delle strategie generali di intervento. Per quel che riguarda la prenotazione per comitive è già prevista in alcune zone, per esempio in Valle Aurina. Stiamo ragionando come introdurre in futuro la prenotazione per comitive sopra un certo numero in maniera generale come succede anche nei paesi vicini».

Massimiliano Boschi

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