Marchio di qualità per l’albicocca altoatesina

Chi l’ha detto che qualità in Alto Adige significhi solo latte e birra? Dall’estate 2016 oltre a miele, ortaggi e uova anche l’albicocca altoatesina potrà esibire l’ambito marchio di qualità Alto Adige, il contrassegno riservato ai prodotti locali particolarmente pregiati. Il marchio viene conferito solo ad alimenti che soddisfano criteri molto rigorosi. L’albicocca con il marchio di qualità, prodotto inserito nella categoria “Piccoli frutti e frutta a nocciolo”, si distingue per le dimensioni ideali e il gusto pieno. Il pregio è garantito dall’accurato raccolto manuale e dai regolari controlli. Superfici agricole comprese tra i 500 e i 1.100 metri di altitudine e la notevole escursione termica fanno della Val Venosta un’area ideale per la maturazione di frutti particolarmente dolci.

L’origine regionale e il trasporto sostenibile a essa connesso permettono all’albicocca di soddisfare un ulteriore criterio per l’assegnazione del marchio di qualità. Il frutto esprime appieno le sue potenzialità soprattutto se gustato fresco. Oltre a essere consumata cruda, però, l’albicocca con il marchio di qualità si presta alla preparazione di composte, confetture, gelatine, nettare, liquori, distillati, frutta secca nonché come ripieno per i canederli di albicocche, dessert tipico della cucina altoatesina. Grazie alla consistenza soffice e succosa e all’elevato contenuto di zuccheri e carotene l’albicocca altoatesina sta ottenendo un riconoscimento crescente sia a livello nazionale che europeo. Particolarmente apprezzata è la varietà Albicocca Venostana, da cui è costituito circa l’82% del raccolto complessivo. Il restante 18% si suddivide tra le varietà Goldrich, Hargrand e Orange Red.

Gusto garantito dal marchio di qualità nonostante i raccolti scarsi

Alla stagione del raccolto, che in Alto Adige si estende da metà luglio a metà agosto, segue la distribuzione delle albicocche nell’intera regione. La coltivazione interessa 120 ettari di terreno ed è di tipo estensivo, ovvero prevede una distanza minima di due metri fra i singoli alberi. «Nonostante gli ottimi presupposti, il raccolto di quest’anno in Val Venosta registrerà una forte riduzione rispetto alle stagioni precedenti», spiega Gerhard Eberhöfer, responsabile vendite per le albicocche presso VI.P, l’associazione che riunisce i produttori ortofrutticoli della Val Venosta. «A causa delle condizioni climatiche e del gelo primaverili non supereremo il 15% dei quantitativi medi delle ultime annate», aggiunge Eberhöfer. Anche se il raccolto del 2016 rimarrà quindi ben al di sotto delle abituali 350-400 tonnellate, il marchio di qualità ne garantirà il gusto pieno, il determinato contenuto di zuccheri, l’origine regionale e un’altra estate all’insegna dei sapori di qualità.

Maggiori informazioni sulle albicocche con il marchio di qualità si trovano sul sito: http://www.fruttaanoccioloaltoadige.com.

 

 

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