Maltempo, chiusa la linea della Val Venosta. Oltre 350 interventi di soccorso

L’ondata di maltempo che sta colpendo la regione crea nuovi disagi alla circolazione. In Val Venosta, tra Naturno e Laces,  il transito dei treni è stato interrotto in entrambe le direzioni a causa della caduta di una serie di alberi sui binari ferroviari. Si sta lavorando per istituire un servizio sostitutivo su questa tratta finchè non si riusciranno a rimuovere i carichi caduti, mentre tra Merano e Naturno, e Laces e Malles, il servizio è attivo regolarmente.

È invece la Val Pusteria la zona dove si sono verificati i danni più ingenti. Sulla linea ferroviaria tra San Candido e Lenz permangono disagi. Sempre a San Candido i Vigli del Fuoco sono impegnati nella gestione di più di un centinaio di cantine allagate. La SS12 rimane chiusa nei pressi del Brennero mentre nei pressi di Chiusa una frana ha coinvolto una parte dell’autostrada.

La situazione meteo va però migliorando

Nella notte si è registrato un miglioramento delle condizioni meteo, con una regolarizzazione della situazione. Il picco di piena transitato a Vandoies e Chiusa ha registrato un anticipo di un’ora e mezzo rispetto alle previsioni, e anche in Bassa Atesina l’ondata è stata registrata attorno alle 4, e malgrado la formazione di 7 fontanazzi, la tenuta degli argini ha impedito ulteriori conseguenze. Rimane da monitorare la situazione in diversi comuni che, per via dei forti venti, hanno subito interruzioni dell’energia elettrica per rami caduti sulle linee. In qualche località questo ha compromesso anche l’uso dei telefoni.

I numeri delle forze scese in campo

Nel periodo di massima attivazione si è raggiunto le 2745 unità, con un picco di 2100 nella notte appena trascorsa. Di questi 1950 Vigili del Fuoco, 75 operatori della Croce Bianca, 450 addetti del Servizio strade, 47 forestali e 8 tecnici dei bacini montani. Le operazioni svolte dalle forze in atto sono state monitorate dall’Agenzia per la Protezione Civile, tramite l’alternanza di più di 36 persone tra tecnici e funzionari. Ruolo tecnico fondamentale l’ha ricoperto anche la Centrale di Piena che ha svolto con 30 tecnici il ruolo di controllo dei corsi d´acqua e aiutato i più di 200 vigili del fuoco impegnati. Impressionanti i numeri delle chiamate ricevute dalla Centrale Provinciale d’Emergenza: 1250 in 30 ore, svolgendo 352 interventi di soccorso e 11 di soccorso alpino.

Alexander Ginestous

 

 

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