Loacker e Brimi, nuovo impianto per il latte in polvere da essiccamento

Al via i lavori del primo impianto altoatesino per la produzione di latte in polvere tramite essiccamentoVandoies di Sotto, realizzato su iniziativa della società creata ad hoc dalle due aziende Loacker e Brimi. Negli ultimi mesi la Provincia di Bolzano e il Comune di Vandoies hanno creato in tempi brevi i presupposti urbanistici e ambientali per rendere possibile la realizzazione del progetto, su un’area di proprietà dell’azienda Rieper a sud della statale della Pusteria. Il nuovo impianto sorgerà nella nuova zona industriale “Rieper 3” di fronte allo stabilimento della Rieper Spa, azienda leader in regione nella produzione di mangimi per bovini da latte. «La posizione del nuovo impianto – fra le sedi Loacker di Auna di Sotto e di Heinfels, nel Tirolo dell’Est – e la vicinanza alla sede Brimi di Bressanone sono due elementi chiave a supporto delle politiche di sostenibilità e di investimento sul futuro portate avanti da entrambe le aziende» ha sottolineato questa mattina il presidente della Provincia Arno Kompatschernel corso della cerimonia di posa della prima pietra.

Per Loacker materie prime a chilometro zero

Il presidente ha sottolineato come per la Provincia sia prioritario sostenere le scelte aziendali che rafforzano il sito economico Alto Adige puntando su cooperazioni e prodotti locali. Nell’ambito di una linea di sviluppo improntata ai valori di qualità e sostenibilità, l’impegno di Loacker negli ultimi due anni si è concentrato soprattutto sulla ricerca di canali di approvvigionamento a lungo termine di materie prime di alta qualità e ogm-free per le proprie creme e cioccolate. Un ulteriore obiettivo dell’azienda è anche quello di assicurare un contributo a un sistema di produzione sostenibile. Obiettivo dell’operazione comune fra Brimi e Loacker è la produzione di siero di latte in polvere e di latte scremato in polvere provenienti da materia prima altoatesina. Per Loacker questa scelta strategica va nella direzione di una maggiore integrazione del processo produttivo per la creazione di valore aggiunto. Per Brimi il progetto di Vandoies rappresenta un aumento della redditività attraverso la lavorazione del siero di latte destinato alla produzione di formaggi, come ha chiarito il direttore generale di Brimi Martin Mair: «Questa collaborazione rappresenta una grande chance per il siero di latte prodotto in Alto Adige, che grazie al suo impiego nell’industria alimentare vedrà aumentare in modo consistente il suo valore aggiunto. Insieme a Locaker inoltre perseguiamo l’obiettivo comune di portare in primo piano il ruolo dell’Alto Adige anche attraverso il suo siero di latte, come accade da anni con il latte stesso».

Edificio di pregio integrato con il contesto

«Nella progettazione del nuovo impianto abbiamo dato priorità a una integrazione ottimale dell’edificio con il contesto in cui sorge e cercato di applicare elevati standard architettonici ed estetici» ha aggiunto Andreas Loacker, direttore R&S e membro della terza generazione dell’azienda altoatesina. «Sono passati meno di sei mesi fra il momento in cui l’azienda ha pianificato questo investimento e l’odierna posa della prima pietra. Ciò è stato possibile grazie a un perfetto gioco di squadra fra Provincia e Comune, che ha contribuito a un’accelerazione significativa dell’iter amministrativo» la chiosa di Loacker. Il collegamento stradale della nuova zona industriale “Rieper 3” – all’interno della quale oltre al nuovo impianto per la produzione di latte in polvere è prevista anche la possibilità di ampliamento per la Rieper Spa – prevede un nodo viario privo di incroci. L’accesso e l’uscita dall’abitato di Vandoies di Sotto prevede che i veicoli provenienti dal paese e dalla zona industriale che si immettono nella statale della Pusteria non debbano attraversare nessuna intersezione. «Con la posa della prima pietra possiamo dare il via ufficiale ai lavori per un impianto per la produzione di latte in polvere tramite essiccamento moderno e altamente efficiente» ha aggiunto Loacker. L’edificio grezzo sarà ultimato entro l’autunno 2018, l’entrata in servizio all’inizio del 2020. Nella moderna sede saranno occupati una ventina di lavoratori. L’investimento complessivo è di oltre 30 milioni di euro.

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