Legge di stabilità, “sconto” Irpef per 20mila partite Iva di Bolzano

Novità (positive) in vista per circa 20mila titolari di partite Iva di Bolzano e provincia: la Legge di stabilità porta con sé infatti un nuovo regime forfettario che garantisce importanti riduzioni sull’Irpef. Aliquota fissa al 15%, con uno “sconto” che, a seconda dei casi, può variare dai mille fino ai 3mila euro l’anno, oltre a evitare il pagamento delle addizionali locali. Questa una delle novità emerse nel corso dell’appuntamento con Telefisco, il più importante momento di approfondimento del settore, la cui tappa bolzanina è stata organizzata dall’Ordine provinciale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

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Sotto i riflettori, dunque, tante novità introdotte dalla Legge di stabilità. «Tra queste – sottolinea il presidente dell’Ordine Richard Burchia – sono particolarmente interessanti per le persone e per le imprese altoatesine la detrazione Irpef per l’acquisito di nuove unità abitative, pari al 50% dell’Iva, e l’acquisto tramite il leasing; la riduzione dell’Ires al 24% a partire dal 2017; l’esclusione degli imprenditori agricoli dal pagamento dell’Irap; i crediti d’imposta per le ristrutturazioni edilizie nelle strutture alberghiere». Non mancano purtroppo alcune note negative: «Preoccupano – rimarca Burchia – i previsti incrementi dell’Iva dal 10 al 13% e dal 22 al 24% a partire dal 1° gennaio 2017. Incremento, quello dell’Iva, che salirà fino al 25% a partire dal 1° gennaio 2018».

RichardBurchiaPresidenteODCEC«Nella nostra Provincia – spiega il presidente dell’Ordine– sono circa 55mila i cosiddetti “lavoratori indipendenti”, cioè l’insieme di professionisti, lavoratori autonomi e ditte individuali. Tra questi, stimiamo che circa 20mila possano soddisfare i requisiti richiesti dal nuovo regime forfettario introdotto dalla Legge di stabilità». Tra i requisiti, quello del fatturato, che deve rispettare soglie ben definite: dai 25mila euro di chi lavora nelle costruzioni ai 30mila dei professionisti, fino ai 40mila degli ambulanti di prodotti alimentari e ai 50mila dei commercianti e di chi opera nei servizi di alloggio e ristorazione.

Ma quanto conviene il nuovo regime forfettario? L’Ordine ha predisposto una simulazione su cinque profili-tipo, rappresentanti di altrettante categorie di lavoratori autonomi. «Se consideriamo, per esempio, un avvocato che fattura 30mila euro l’anno, l’Irpef passa dai 5.023 euro (più le addizionali) del 2015 ai 3.510 del 2016, con un risparmio di 1.513 euro», evidenzia Burchia. Il conteggio dell’Irpef 2015 calcola i costi secondo lo stesso indice previsto dal nuovo regime, che in questo caso specifico è del 33%.

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«Il risparmio cresce ulteriormente – continua il presidente dei commercialisti – se prendiamo in esame il caso di un ristoratore che fattura 50mila euro l’anno: l’Irpef in questo caso scende da 4.800 a 3.000 euro, con un risparmio di 1.800 euro. Ancora, un negoziante con fatturato di 40mila euro passa da 3.720 a 2.400 euro l’anno, risparmiando così 1.320 euro». Completano la carrellata dei profili-tipo quello di un consulente informatico con fatturato di 25mila euro l’anno, che verserà nel 2016 2.512,50 euro di Irpef a fronte dei 3.922,50 del 2015 (1.410 euro risparmiati) e quello di un agente di commercio che fattura 20mila euro e grazie al nuovo regime scende da 2.852 a 1.860 euro, con un risparmio di 992 euro. «Vista la complessità dei requisiti di accesso – evidenzia il presidente Burchia – è consigliabile far riferimento al proprio commercialista di fiducia, che saprà valutare l’effettiva applicabilità, oltre che la convenienza, del nuovo regime».

 

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