Kitchen Lab e Maker Space, ecco le «officine creative» di NOI Techpark

Due nuovi laboratori sperimentali in cui liberare l’innovazione. NOI Techpark alza il sipario su Kitchen Lab e Maker Space, la cucina sperimentale e le officine pensate su misura per imprese, startup e inventori attivi nel mondo alimentare e della manifattura. Spazi in cui competenze consolidate e macchinari di ultima generazione supportano la forte propensione del territorio a innovare, contribuendo allo sviluppo e alla competitività delle aziende locali e così al rafforzamento economico dell’Alto Adige.

I due nuovi laboratori sono stati illustrati al pubblico durante l’Open Day, una giornata pensata per consentire ad addetti ai lavori e non di «toccare con mano» le loro potenzialità, attraversando in prima persona quello spazio adrenalinico e sfidante che passa tra «proto» e «tipo». Kitchen Lab e Maker Space sono infatti un vero e proprio «hub» per la prototipazione: non una singola officina, un coworking o un service, ma tutte queste cose insieme.

«Con l’apertura di Kitchen Lab e Maker Space abbiamo creato uno spazio creato su misura per le piccole imprese altoatesine, startup e inventori, per testare nuove idee e per creare in modo semplice e veloce nuovi prototipi.  Con queste due nuove strutture NOI Techpark, che ha recentemente inaugurato nuovi laboratori e un edificio interamente dedicato alle imprese, amplia ulteriormente la sua gamma di servizi» – dichiara Ulrich Stofner, direttore di NOI Techpark, e continua: «La creazione della nuova infrastruttura è stata finanziata per una parte essenziale da fondi EU-FESR».

Accedere ai due laboratori di prototipazione per un’impresa, un artigiano o uno startupper vuol dire infatti non solo usufruire di macchinari hi-tech, ma anche poter contare sulla consulenza professionale dei tecnici del parco tecnologico con cui sviluppare prototipi all’avanguardia per fare la differenza su mercati sempre più competitivi. Un’importante opportunità per le imprese altoatesine, come riconosciuto da Astrid Weiss, capo reparto innovazione e energia di Südtiroler Bauernbund (Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi), Martin Haller, presidente lvh.apa Confartigianato Imprese, e Lorena Sala, Unit leader categorie hds (Unione commercio turismo servizi Alto Adige).

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MAKER SPACE – Maker Space, officina avanzata che dispone di spazi per la lavorazione del legno, dei metalli, del tessile, dell’elettronica e tanto altro ancora, è il luogo in cui artigiani e imprenditori possono liberare la fantasia per creare o stampare prototipi di nuovi prodotti, utilizzando il supporto dei tecnici specializzati e dei macchinari di ultima generazione, come una serie di stampanti 3D, uno scanner 3D, un lasercutter, una fresatrice CNC, una macchina da taglio a getto d’acqua e molto altro. Strumentazioni che all’Open Day hanno fatto vedere tutte le loro potenzialità grazie ad alcune dimostrazioni pratiche di procedimenti come il Reverse Engineering, il procedimento che permette di ottenere il modello CAD di un oggetto o componente a partire da misure acquisite attraverso rilievi sull’oggetto stesso attraverso la scansione 3D. E per mostrare il nuovo grado di innovazione raggiunto dall’Additive Manufacturing, durante la giornata è stato sviluppato un pezzo di ricambio per una seduta stampato in 3D.

«Per dare anche alle tante piccole aziende altoatesine e specialmente agli artigiani la possibilità di usufruire dell’infrastruttura, il Maker Space viene gestito in stretta collaborazione con lvh.apa.  Qui gli utenti possono conoscere da vicino le tecnologie e i macchinari a disposizione per rendere più veloce ed economico lo sviluppo di nuovi prodotti» – chiarisce Walter Weissensteiner, responsabile di Maker Space.

Maker Space è stato già scelto da numerose aziende per sviluppare i loro prototipi, come confermato da Valentin Weiss dell’azienda Rothoblaas durante la visita al laboratorio: «Rapid Prototyping per noi è un importante step nello sviluppo di prodotti, per poter visualizzare un’idea in modo veloce e economico. Gli esperti di Maker Space hanno il knowhow nelle varie procedure in ambito di rapid prototyping e possono offrire numerose soluzioni. Proprio per questo e per la vicinanza, essendo qui a Bolzano, possiamo realizzare i modelli in tempi brevi. E se dobbiamo utilizzare procedure specifiche che non vengono offerte al NOI Techpark ci indicano quali sono i fornitori più competenti».

KITCHEN LAB – Kitchen Lab è una cucina sperimentale in cui i protagonisti del settore alimentare possono sviluppare e testare nuove preparazioni. Il lab, infatti, dispone degli apparecchi più utili per creare prototipi e prodotti-test, dalla stampante alimentare 3D al mixer sottovuoto con cui miscelare, panificare, cuocere, essiccare, centrifugare, affumicare e molto altro ancora. Tutte tecnologie utilizzabili in maniera autonoma, grazie al sistema informativo disponibile in QRcode. Inoltre, è possibile utilizzare lo spazio anche per workshop, presentazioni e degustazioni e richiedere il noleggio di strumentazioni ulteriori. Una particolarità del laboratorio è la possibilità di creare prodotti concreti e commercializzabili, già conformi alle leggi vigenti per i test di mercato.

«Kitchen Lab offre al settore alimentare in Alto Adige un nuovo spazio per l’innovazione. E NOI Techpark è l’ambiente ideale per creare nuovi prodotti, procedure di produzione e ricette. Qui le aziende del settore possono creare, o da sole o affiancate dai nostri esperti, i primi prototipi di prodotti e conoscere nuove tecnologie per la lavorazione» – commenta Ben Schneider, Head of Unit Food Technologies e responsabile di Maker Space.

A confermarlo anche Andreas Loacker, vicepresidente dell’omonima azienda: «Il Kitchen Lab è il luogo ideale per svilupparsi, un posto in cui un’azienda altoatesina con lunga tradizione come la nostra ha la possibilità di pensare “outside the box”. Qui al NOI Techpark, uscendo dal proprio contesto abituale, nascono nuove idee innovative e il mix di imprese, giovani talenti e ricercatori crea interessanti sinergie e possibilità di collaborazione».

E che questo mix al NOI Techpark funzioni bene è stato dimostrato all’Open Day con il workshop sul tema del food waste: Paula Oberhöller, della Finest Gourmet Chocolate Oberhöller, con Matteo Scampicchio, professore di tecnologie alimentari alla Libera Università di Bolzano, Valentina Cramerotti di IDM Creative Industries e gli studenti della Facoltà di Design di Unibz hanno presentato soluzioni innovative create a Kitchen Lab con il progetto MATCH!#2, coordinato da IDM Alto Adige, facendo prendere nuova vita a rifiuti organici e sottoprodotti alimentari.

Altri workshop all’interno di Kitchen Lab hanno messo al centro la fermentazione e il 3D printing per alimenti. Tutta la giornata è stata accompagnata da esperimenti culinari.  Lo “chef ingegnere”, Mattia Baroni, resident a Bad Schörgau, infatti, ha sorpreso gli ospiti dell’Open Day con gustose creazioni dalla cucina sperimentale e ha raccontato come il suo percorso innovativo in campo alimentare sarebbe stato — e sarà in futuro — nettamente agevolato da un luogo come Kitchen Lab.

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LE 7 FASI DEL PROTOTIPO – A fare da cornice all’Open Day è stato un percorso espositivo realizzato con pannelli e totem in reboard, innovativo materiale in cartone naturale eco-sostenibile, dedicato alla prototipazione. Un viaggio in sette tappe – dall’analisi delle premesse alla produzione dell’oggetto finale – per scoprire alcune delle più interessanti storie delle invenzioni made in Alto Adige. Da Peter Mitterhofer, inventore della macchina da scrivere a Max Valier, indimenticato pioniere dell’astronautica e della missilistica, passando per Puni, la prima e unica distilleria italiana di Whisky, nata a Glorenza, nel cuore delle alpi sudtirolesi, fino a Skyr, lo yogurt die Mila prodotto secondo una ricetta islandese. Prototipi poi diventati prodotti che ben rappresentano l’animo creativo delle aziende altoatesine e che ricordano quanto sia cruciale poter usufruire di “luoghi del fare” come Maker Space e Kitchen Lab, per promuovere in Alto Adige la creatività e lo spirito innovativo.

Marion Egger

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