Prezzi, rapporto Istat: Bolzano guida ancora gli aumenti

Carrello della spesa sempre più caro a Bolzano. L’Istat ha rilevato aumenti dei prezzi su base annua in quasi tutte le città con più di 150 mila abitanti e i capoluoghi di regione. Fanno eccezione solo Aosta, dove l’inflazione è pari a zero, e Messina (-0,1%), Ancona e Potenza (-0,3% per entrambe), che sono in deflazione. Ancora una volta è Bolzano  il capoluogo dove i prezzi presentano gli incrementi più elevati (+1,4%), seguito da Reggio Emilia e Reggio Calabria (+1,1% per entrambe).

Istat, cala l’inflazione

L’Istat conferma nell’ultimo report ha confermato inoltre la stima dell’inflazione in rallentamento allo 0,5% ad aprile. L’indice nazionale dei prezzi al consumo aumenta dello 0,1% sul mese precedente e dello 0,5% su base annua (da +0,8% registrato a marzo). “Il rallentamento dell’inflazione – commenta l’Istat – , in parte frenato dall’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari (da +0,5% di marzo a +1,3%), si deve prevalentemente all’inversione di tendenza dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da +5% a -1,2%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +2,5% a -0,7%)”.

Boom dell’alimentare

Gli aumenti dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano fino a triplicare ad aprile e passano dal +0,4% su base annua di marzo all’1,2%. Lo stima l’Istat. Su base mensile l’incremento è dello 0,4%. In particolare i prezzi dei beni alimentari accelerano la loro crescita su base annua (da +0,5% di marzo a +1,3%). Appaiono in rialzo soprattutto i prodotti lavorati e la frutta fresca (che passa dal +1% di marzo a +2%), su cui incidono fattori stagionali.

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