Meteo: inverno mite, due gradi in più rispetto alla media

Un inverno mite rispetto al solito (e l’avevamo intuito): a certificarlo è anche il centro medio provinciale, che parla di una differenza media di temperatura, rispetto alla media stagionale, che va dagli uno ai due gradi in più, a seconda della quota. A Bolzano il valore medio registrato è stato di 3,4 gradi a fronte di un valore medio sul lungo periodo di  2,3 gradi. La differenza è ancora maggiore in quota, dove, ad esempio, a Dobbiaco è stata rilevata una temperatura di meno 1,6 gradi rispetto al valore medio sui 30 anni di meno 3,8. A questo fenomeno hanno contribuito le temperature record registrate in quota nel mese di dicembre. Temperature più miti anche quelle dei mesi di gennaio e febbraio.

Inverno mite: il giorno più caldo il 1 febbraio

La temperatura più elevata è stata riscontrata il 1° febbraio a Laces, dove, grazie al vento föhne da nord, la colonnina del termometro è salita a 20 gradi Celsius. Il giorno più freddo si è verificato in Val di Vizze il 18 e 19 gennaio con una temperatura di meno 20 gradi e di meno 27 gradi in quota a oltre 3.000 metri. Un periodo di estrema siccità si è verificato a partire da novembre fino a fine anno. A Bolzano per 65 giorni non si osono registrate precipitazioni misurabili. Qualche segnale di miglioramento per le precipitazioni è giunto con il mese di gennaio, quando tra il 2 e 3 gennaio, la neve ha raggiunto anche il fondovolle.

Alla fine dell’inverno meteo la bilancia delle precipitazioni può definirsi in equilibrio. Il mese di febbraio, che termina oggi, 29 febbraio, può essere definito decisamente umido. Nelle ultime ore sono caduti tra i 30 e 40 centimetri di neve fresca nel Gruppo dell’Ortles e nelle Dolomiti al confine tra il Trentino e il Veneto.

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