Alto Adige, oltre 50mila impiegati pubblici. Donna e di lingua tedesca l'identikit del dipendente

Secondo l’ultima rilevazione dell’Istituto provinciale di statistica ASTAT, le persone occupate nel pubblico impiego in Alto Adige sono complessivamente 50.252. Di queste, 40.479 lavorano nell’amministrazione locale, 8.257 nell’amministrazione statale, 539 nelle Ferrovie dello Stato e 977 in Poste italiane. Dei 40.479 dipendenti delle amministrazioni locali, 12.132 sono occupati nell’Amministrazione provinciale (compresi Servizio strade, scuole, servizi sociali, Corpo permanente dei vigili del fuoco, Servizi agrari e forestali, ecc.). Di questi l’83% occupa un posto a tempo indeterminato e il 17% un posto a tempo determinato. Il 68,7% dei dipendenti provinciali è costituito da donne e il 31,3% da uomini. La percentuale di dipendenti occupati part-time è del 40,8%. Nell’Amministrazione provinciale in senso stretto lavorano 2.986 persone.

Negli ultimi anni, il numero di dipendenti delle amministrazioni locali è aumentato, passando da 39.847 occupati alla fine del 2011 a 40.479 alla fine del 2015. Questo aumento è dovuto in gran parte alla crescente diffusione dei rapporti di lavoro a tempo parziale. Analizzando l’andamento nel periodo 2014-2015 del numero di dipendenti delle amministrazioni locali maggiori (Amministrazione provinciale, Comuni e Azienda Sanitaria) e degli insegnanti delle scuole statali, emerge una riduzione dell’1,6% per i dipendenti comunali, una riduzione dello 0,5% del numero dei dipendenti provinciali, mentre quello dei dipendenti dell’Azienda Sanitaria risulta aumentato dello 0,2%. Il numero degli insegnanti delle scuole statali, fra il 2011 e il 2015, è rimasto pressoché invariato.

Dall’analisi dei dipendenti delle amministrazioni locali per genere si evince che nel 2015 quasi tre dipendenti su quattro sono donne (29.544 donne contro 10.935 uomini). Nei quattro gruppi maggiori (Provincia, Azienda Sanitaria, Comuni, Insegnanti nelle scuole di carattere statale) la quota femminile più consistente si trova tra gli insegnanti con il 78,8%, seguita dall’Azienda Sanitaria con il 74,6%; al terzo posto si trova l’Amministrazione Provinciale con una percentuale di donne del 68,7%, ed infine i Comuni con il 58,3%. L’analisi per gruppo linguistico di appartenenza evidenzia, per il personale degli enti locali, una composizione complessivamente simile alla proporzionale del Censimento della popolazione 2011: alla fine del 2015 il 70,7% dei dipendenti appartiene al gruppo linguistico tedesco, il 25,9% a quello italiano e il 3,4% a quello ladino. Secondo il censimento risultano 69,4% tedeschi, 26,1% italiani e 4,5% ladini. Con l’aumentare del numero dei dipendenti part-time, cresce la differenza tra il numero totale dei dipendenti e quello delle unità di lavoro a tempo pieno. Le unità di lavoro si calcolano applicando a ciascun occupato un particolare coefficiente, che riporta il suo ammontare lavorativo a quello di un occupato a tempo pieno. Alla fine del 2015, le unità di lavoro a tempo pieno presso le amministrazioni locali sono 34.651, con uno scarto di 5.828 unità rispetto al numero totale dei dipendenti che ammonta a 40.479 unità. Tali differenze sono di 1.898 unità per l’Amministrazione Provinciale, di 991 per gli insegnanti, di 580 per i Comuni ed infine di 1.279 unità per l’Azienda Sanitaria.

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