Il rimboschimento minacciato dai cervi: ampliata la caccia

Il rimboschimento dopo la tempesta del 29 ottobre scorso che ha lasciato a terra milioni e milioni di metri cubi di legname sarebbe minacciato dall’eccessivo numero di cervi. E’ la tesi del direttore dell’Ufficio caccia e pesca della Provincia Luigi Spagnolli e del suo vice Andreas Agreiter. Nonostante l’inverno passato sia stato rigido, in primavera si è registrato un numero record di cervi, così elevato come mai dal 2001 a oggi. Si moltiplicano le lamentele di agricoltori e silvicoltori rispetto alla messa in pericolo del rimboschimento a causa della massiccia presenza di questi animali, dato rilevato anche dalle autorità forestali. «Troppi cervi minacciano i boschi, mangiando completamente i germogli di nuovi alberi e minacciando l’agricoltura. Per questo è stato innalzato il numero di animali cacciabili» sottolinea Spagnolli.

ALBERI ABBATTUTI: LE IMMAGINI

Dopo il maltempo di fine ottobre, i rami al suolo degli alberi con la loro massa di aghi verdi sono diventati il cibo preferito di cervi, cerbiatti e camosci. Le ampie aree di bosco prive di alberi diventeranno nei prossimi anni il terreno di pascolo di questi animali, ma durante l’inverno la neve copre l’erba e i rami, spingendo gli animali a nutrirsi dei germogli dei nuovi alberi in crescita, minacciando il necessario rapido rimboschimento delle aree disboscate dal vento. Per questa ragione nei prossimi anni aumenterà la cacciabilità di questi animali, specialmente nelle zone disboscate dal vento. «Altrimenti – spiegano Spagnolli e Agreiter – sarà difficile nei prossimi anni portare avanti il rimboschimento».

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