Il padre di Ötzi veniva dall'Asia

Ötzi aveva sangue meticcio: la madre dell’uomo vissuto oltre 5300 anni fa apparteneva a una popolazione stanziale delle Alpi orientali, mentre le origini del padre avevano radici in una popolazione asiatica, del vicino oriente, immigrata in Europa circa 8000 anni fa. È il risultato della nuova ricerca condotta dall’EURAC, che a partire dall’analisi del DNA della mummia custodita al museo archeologico di Bolzano sono risaliti alle origini dei suoi genitori. È la seconda scoperta in pochi giorni: l’8 gennaio su Science è stata pubblicata la ricerca, condotta dall’EURAC, sul batterio della gastrite (anch’esso di una tipologia riscontrata nelle popolazioni asiatiche) presente nello stomaco dell’Iceman Ötzi.

Su Nature la scoperta di EURAC

La nuova ricerca è invece pubblicata in un articolo su Scientific Reports, la rivista open access del gruppo Nature: l’articolo completo si può leggere gratuitamente a questo link. Tutto parte dal 2012, quando l’analisi del cromosoma Y di Ötzi — trasmesso dal padre ai figli — aveva dimostrato che la sua linea genetica paterna è ancora presente nelle popolazioni moderne. Al contrario, gli studi sul DNA mitocondriale della mummia — trasmesso unicamente per via materna alla prole — lasciavano ancora molte domande aperte. Per chiarire se la linea genetica materna dell’Iceman ha lasciato traccia nelle popolazioni attuali, i ricercatori hanno ora confrontato il suo DNA mitocondriale con 1077 campioni moderni.

Risultato: la linea materna di Örzi — denominata K1f — si è estinta. Comparando i dati genetici della mummia con quelli di altri campioni neolitici europei ha svelato l’origine di K1f: i ricercatori ipotizzano che la linea mitocondriale dell’Iceman si sia originata localmente nelle Alpi in una popolazione che non è cresciuta demograficamente. L’ultimo studio a riguardo — condotto nel 2008 da altre équipe di ricercatori e che aveva riguardato l’analisi completa del DNA mitocondriale di Ötzi — aveva mostrato che la linea materna dell’Iceman non era più rintracciabile nelle popolazioni moderne. Lo studio non chiariva un punto: ciò dipendeva da un numero insufficiente di campioni di confronto o dal fatto che K1f si era estinto?

La linea materna del DNA si è estinta

dna_labLa risposta è arrivata con la nuova ricerca oggi su Nature. Il team di ricerca dell’EURAC, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e l’Università di Santiago di Compostela, ha confrontato il DNA mitocondriale dell’Iceman con quello di 1077 individui appartenenti alla linea K1, di cui 42 campioni originari delle Alpi e analizzati per la prima volta in questo studio, anche grazie alla collaborazione del personale del Laboratorio di Patologia Clinica dell’Ospedale di Brunico. Dal nuovo confronto è emerso che né la linea dell’Iceman né altre linee evolutivamente vicine sono presenti nelle popolazioni moderne: i ricercatori propendono quindi per l’ipotesi che la linea genetica materna di Ötzi si sia estinta.

«La prima ipotesi non poteva essere esclusa dato che lo studio considerava solo 85 campioni moderni di confronto appartenenti alla linea K1 — linea genetica che include anche quella di Ötzi — di cui pochi campioni europei e nessuno dalle Alpi orientali dove vivono popolazioni presumibilmente in continuità genetica con l’Iceman. Per testare le due ipotesi avevamo bisogno di comparare il DNA di Ötzi con un numero maggiore di campioni odierni» spiega Valentina Coia, biologa dell’EURAC e prima autrice dello studio.

Rimaneva ora da spiegare perché la linea materna di Ötzi sia scomparsa, mentre la linea paterna —denominata G2a — è ancora presente oggi in Europa. Per chiarire questo punto, i ricercatori dell’EURAC hanno confrontato i dati del DNA mitocondriale e del cromosoma Y di Ötzi con dati disponibili su numerosi reperti antichi contemporanei dell’Iceman rinvenuti in 14 diversi siti archeologici europei. Ne è risultato che la linea paterna di Ötzi era molto frequente nel Neolitico in diverse regioni in Europa, mentre la sua linea materna era presente probabilmente solo nelle Alpi.

La linea paterna viene dalle migrazioni dal vicino oriente

I ricercatori hanno proposto il seguente scenario per spiegare la storia genetica dell’Iceman: la linea paterna G2a di Ötzi è parte di un substrato genetico antico arrivato in Europa dal vicino oriente tramite la migrazione delle prime popolazioni neolitiche, circa 8000 anni fa. Ulteriori migrazioni ed eventi demografici avvenuti dopo il Neolitico in Europa hanno poi sostituito parzialmente G2a con altre linee, tranne che in zone isolate geograficamente come la Sardegna. Al contrario, la linea materna di Ötzi si è originata localmente nelle Alpi orientali a partire da almeno 5300 anni. Le stesse migrazioni che hanno rimpiazzato solo parzialmente la linea paterna dell’Iceman hanno decretato l’estinzione della linea materna — tramandata da una popolazione ridotta e demograficamente stazionaria. Le popolazioni delle Alpi orientali infatti hanno subito un significativo aumento demografico solo a partire dall’età del bronzo come testimoniano gli studi archeologici condotti nel territorio dell’Iceman.

Ti potrebbe interessare