Il Centro Trevi compie vent'anni e festeggia con gli Open Day

Vent’anni è un’età in cui ci si sente forti e si guarda al futuro. E in fondo è così anche per uno dei poli culturali di Bolzano, il Centro Trevi. Inaugurato il 7 ottobre del 1998, entra nel suo ventesimo anno d’età. E «festeggia» con «Open Day», un documentario e collaborazioni con i festival cittadini. Un punto di riferimento per un settore, quello culturale, in espansione. «Il mondo della cultura in lingua italiana in Alto Adige è molto ricco e ben strutturato» – ricorda l’assessore provinciale alla Cultura Christian Tommasini. Così Claudio Andolfo, direttore della Ripartizione cultura italiana, può snocciolare cifre: «Sul territorio ci sono 400 operatori culturali, tra bibliotecari, impiegati presso fondazioni teatrali e insegnanti presso enti di formazione, 300 organizzazioni culturali, tra cooperative, associazioni senza scopo di lucro e centri giovani, presenti sull’intero territorio altoatesino».

Open Day, dicevamo. Il primo si svolgerà tra il 21 e il 22 marzo e avrà come focus l’innovazione culturale. Si tratterà di un format ideato per estendere al massimo il pubblico delle attività proposte, che si struttureranno in ben 22 eventi, che avranno luogo in vari punti della città di Bolzano e vedranno la partecipazione di 35 organizzazione, e in cui verranno affrontati insieme i temi strategici della cultura italiana in Alto Adige. Sotto lo slogan-cornice #noisiamocultura, i due appuntamenti successivi saranno il 17 maggio e il 20 settembre, vera e propria festa di compleanno del Trevi.

Il Centro Trevi verrà quindi festeggiato con tre momenti aperti a tutti, pensati per coinvolgere l’intera popolazione e sensibilizzarla su «ciascuno degli aspetti del fare cultura, ciascuno dei temi coi quali noi della Ripartizione ci confrontiamo quotidianamente», come ricorda Andolfo. «In una società sempre più complessa che sembra incutere sempre più timore nei nostri cittadini, la carta della cultura è sempre vincente – ricorda Tommasini – Soltanto l’incontro, il dialogo, la discussione, l’apertura dei propri orizzonti possono fornirci gli strumenti per decodificare questo presente povere di sicurezze e rifuggire così le ansie della solitudine». Ecco il programma della manifestazione.

Non solo: Scripta manent, l’annuario che racconta da più di vent’anni l’attività della ripartizione cultura italiana, uscirà con una edizione speciale, curata dal giornalista Massimiliano Boschi, dedicata a 30 protagonisti della cultura italiana. Per l’occasione dei 20 anni è stata creata la pagina social del Trevi che riposta le schede di protagonisti della cultura locale realizzati da tre redazioni di giovani aspiranti giornalisti: Cooltour, Youth magazine e Webbz. Ogni settimana i ragazzi scelgono una persona di cui raccontare passioni e legame con la cultura. «Per il ventesimo compleanno del Trevi abbiamo chiesto ai grandi festival di regalare un’iniziativa» conclude l’assessore. Hanno aderito Bolzano Danza; Südtirol Jazz festival; Festival Antiqua; Fondazione Busoni; Transart; Bolzano Filmfestival Bozen, Festival internazionale di Storytelling. Per la prima volta, in collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano, verrà organizzata una rassegna di eventi estivi nel Parco dei Cappuccini. La Scuola di cinema documentario Zelig, infine, realizzerà un documentario sul Trevi che verrà proiettato il 20 settembre durante l’ultimo Open Day.

Raffaele Fabbri

 

 

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