Giovani e cultura, spazi gratuiti nel quartiere Don Bosco per iniziative a beneficio di tutti

Per mezzo del progetto “Negozi e cultura”, approvato dalla Giunta provinciale nella seduta odierna (31 gennaio), a organizzazioni e cooperative culturali e giovanili saranno messi a disposizione gratuitamente degli spazi nel quartiere bolzanino di Don Bosco per dar vita a proposte culturali destinate ai residenti. Il progetto vede l’azione sinergica delle Ripartizioni Cultura Italiana e Patrimonio della Provincia e dell’Istituto per l’Edilizia Sociale IPES. Tramite contratto in comodato d’uso gratuito saranno assegnati ad associazioni o cooperative spazi commerciali sfitti dell’IPES a Bolzano, uno in Via Bari 36/a, uno in Piazza Don Bosco 7/b, e due in Via Sassari, rispettivamente al civico 13/b e 13/c. L’assessore provinciale alla Cultura Italiana, Christian Tommasini, che ha formulato la proposta in Giunta, spiega come l’iniziativa nasca dalla convinzione che sia necessario sviluppare un “welfare allargato” con la cultura, in grado di generare lavoro, inclusione e relazioni sociali. Responsabilizzando le organizzazioni e le persone che ricevono aiuto, si punta a aumentare il rendimento degli interventi delle politiche pubbliche a beneficio dell’intera collettività tramite la cultura con ritorni positivi su tutto il tessuto sociale.

Il progetto rientra nell’indirizzo strategico delle politiche giovanili che punta sulla sperimentazione di nuove soluzioni lavorative per i giovani nel campo dell’innovazione culturale e creativa. I quattro soggetti assegnatari, individuati tramite un bando di selezione, in cambio dell’uso gratuito, saranno così chiamati a sviluppare forme di occupazione giovanile nel settore creativo e culturale e a fornire un fattivo contributo per migliorare la coesione sociale nel quartiere d’intervento. È importante, secondo l’assessore Tommasini, che le proposte culturali che saranno sviluppate in sinergia con gli abitanti del quartiere, con la Provincia e con il coinvolgimento del Comune di Bolzano, contribuiscano a creare legami sociali e arginare la percezione di insicurezza e sfiducia che sta emergendo in particolare nelle periferie urbane.

Il progetto avrà durata complessiva di due anni, fino al 31 dicembre 2018. Al termine di tale periodo si valuterà le ricadute positive e gli effetti. Previa verifica dei risultati raggiunti, il contratto di comodato d’uso gratuito potrà essere rinnovato fino a ulteriori tre anni.

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