Fondi strutturali, intesa Alto Adige-Romania. «Vanno mantenuti»

L’ambasciatore della Romania in Italia George Gabriel Bologan ha fatto visita il 15 dicembre al presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher, insieme al console onorario per il Trentino-Alto Adige Maurizio Passerotti. Bologan ricopre il ruolo di ambasciatore dal 2016 e ha iniziato la carriera diplomatica 17 anni fa, da ultimo come console a Milano. Prima era stato attivo come giornalista, fra l’altro come corrispondente dal Vaticano.  Da quando opera in Italia come diplomatico il suo impegno principale è stato quello di migliorare l’immagine della Romania in Italia, tema problematico a causa dei pregiudizi esistenti nei confronti della popolazione del paese dell’Est. La Romania festeggia quest’anno i 100 anni dall’unità nazionale, e al suo interno vivono moltissime minoranze. L’Italia è uno dei principali partner commerciali del Paese dell’Est e alcune aziende altoatesine vi hanno aperto stabilimenti produttivi. In tema di collaborazioni in campo economico, Bologan ha fatto presente la competenza della forza lavoro rumena che potrebbe essere utile all’Alto Adige in tempi di piena occupazione.

Fondi strutturali da mantenere

Nel corso del loro incontro, l’ambasciatore Bologan e il presidente Kompatscher hanno affrontato innanzitutto il tema della cultura europea, mentre un secondo tema chiave dell’incontro è stato quello della necessità di mantenere i fondi strutturali anche nel prossimo periodo di programmazione. «Ciò si rende necessario per garantire uno sviluppo del territorio coerente e organico» ha detto Bologan. Anche su questo punto i due politici si sono trovati «Specialmente per l’agricoltura di montagna tali fondi sono fondamentali per sostenere quelle piccole realtà che rendono vivo e sicuro il territorio» ha sottolineato Kompatscher.

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