Cna: «Fallimenti, ok alla riforma ma ora serve una cabina di regia»

«La Cna Shv dell’Alto Adige e la Cna del Trentino apprezzano la nuova legge sui fallimenti approvata in via definitiva dal Senato. Ora l’intera disciplina risulta più adatta alle diverse esigenze manifestate nel tempo dalle imprese, così come chiesto a più riprese dalla nostra Confederazione. Ci riferiamo, in particolare, all’istituto del concordato con continuità aziendale, che dovrebbe arginare i numerosi abusi e tutelare più adeguatamente l’interesse dei creditori, soprattutto  micro e piccole imprese, e all’introduzione dei meccanismi di allerta che consentano di evidenziare situazioni patologiche di crisi e di anticipare l’intervento risanatore”. Lo affermano il presidente regionale di Cna-Shv, Claudio Corrarati, e il presidente di Cna del Trentino, Andrea Benoni.

«Auspichiamo – proseguono Cna-Shv e Cna del Trentino – che gli ulteriori interventi, demandati in gran parte a decreti attuativi, siano mirati a preservare il più possibile il patrimonio dell’imprenditore e, in caso di liquidazione giudiziale, a ridurre i tempi delle procedura per soddisfare i crediti dei fornitori e dei lavoratori. Anche la sostituzione del concetto di fallimento con quello di insolvenza è molto importante: si passa da un sistema che, in sostanza, espelleva dal mercato l’imprenditore in crisi a uno nel quale si offre all’imprenditore una seconda opportunità e la possibilità di accordarsi con i creditori per ripianare i debiti, come previsto dal secondo principio dello Small Business Act».

«Infine, per monitorare gli effetti prodotti dalla normativa che verrà introdotta – concludono le due associazioni di categoria – riteniamo opportuno costituire una cabina di regia con la partecipazione delle associazioni che rappresentano la piccola impresa».

 

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