Industria 4.0, dall'Eye Tracking nasce l'azienda di domani

Come può l’industria utilizzare sistemi basati sull’Eye Tracking, il monitoraggio oculare? Per scoprirlo, un nuovo progetto di ricerca della Facoltà di Scienze e Tecnologie inizia a osservare cosa succede nella filiera produttiva. L’obiettivo è rendere più efficienti i processi misurando il movimento degli occhi. Un progetto che vede gli ingegneri industriali collaborare con gli psicologi. Giovedì 7 dicembre, nel campus di Bolzano, dalle ore 13.45 (aula D1.02), il “kick-off meeting” del gruppo di ricercatori.

Eye Tracking e Google

Gli occhiali di Google sono ormai famosi in tutto il mondo ma quanto possono essere utili le misurazioni della percezione visiva per le piccole e medie imprese? «Con il nostro lavoro di ricerca, interveniamo direttamente nell’attività produttiva delle imprese», spiega il responsabile di progetto, il professor Erwin Rauch. «I dipendenti delle aziende monitorate, indosseranno gli occhiali mentre stanno lavorando. Grazie alle misurazioni effettuate con gli occhiali, potremmo disporre dei dati trasferiti direttamente sui computer», continua Rauch, «così potremo osservare più attentamente i processi e registrare situazioni di stress che spesso sono dovute a routine carenti di coordinamento. Potremo così ottimizzare i processi della logistica».

Dalla facoltà all’azienda

Per la Facoltà di Scienze e Tecnologie, seguiranno il progetto Erwin Rauch, docente di Sistemi produttivi e Industria 4.0, e Yuri Borgianni, che insegna Innovation Management. Sul versante psicologico della ricerca, i due responsabili del progetto hanno coinvolto Demis Basso, psicologo e professore alla Facoltà di Scienze della Formazione. Durante l’incontro iniziale, giovedì 7 dicembre, Anna Scuttari, ricercatrice di Eurac Research, riferirà l’esperienza dei suoi studi biometrici nel turismo. Tra i partner del progetto, anche il Politecnico di Torino e la Universität der Bundeswehr di Monaco di Baviera.

 

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