Eva Klotz e il vitalizio di 946mila euro

Mentre infuria la polemica sulle pensioni di reversibilità che pare (al netto di marce indietro) il Governo voglia ripensare, c’è chi si è visto arrivare proprio di pensione una somma – per usare un eufemismo – importante: stiamo parlando di Eva Klotz, la “pasionaria” altoatesina che, come racconta il Corriere della Sera oggi, ha ricevuto dallo Stato 946.175 euro per la sua attività di consigliere regionale e provinciale del Trentino Alto Adige. Un qualcosa che colpisce molto i lettori per due motivi: da un lato la somma, oggettivamente alta, è frutto della nuova legge votata dalla Regione che taglia del 20% il vitalizio precedente. Vitalizio, però, che i consiglieri si erano di fatto promessi a restituire, dopo una serie di polemiche che avevano tenuto banco: lo scandalo delle “pensioni d’oro” scoppiato nel 2014.

C’è poi l’aspetto storico: Eva Klotz ha fatto suo, per 50 anni, il programma politico “Il Sud Tirolo non è Italia“. Così da quando, giovane, nel 1976 venne eletta per la prima volta nel consiglio comunale di Bolzano. Il “premio” ottenuto ora, tutto in una volta, va proprio ad una delle più acerrime anti italiane presenti in Regione. La Klotz, figlia di Georg, avrebbe potuto optare per la pensione mensile, ma ha deciso di incassare tutta la somma subito, calcolata sull’aspettativa di vita media, così come permette la legge tanto criticata dall’opinione pubblica.

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