Edifici antisismici, la Cna chiede il «fascicolo del fabbricato»

Il “certificato di stabilità” recentemente annunciato dal Ministro Delrio è sicuramente positivo, ma deve essere solo il primo passo verso il fascicolo del fabbricato. Lo sostiene CNA Costruzioni del Trentino Alto Adige, presieduta da Emilio Corea.

A seguito del drammatico crollo della palazzina di Torre Annunziata avvenuto nei giorni scorsi, il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha annunciato che per gli edifici sarà obbligatorio il certificato di stabilità, un po’ come avviane attualmente con la certificazione energetica degli immobili. I costi della certificazione saranno detraibili all’85%, come avviene per il sismabonus.

CNA Costruzioni ritiene che «il certificato di stabilità annunciato dal Ministro sia sicuramente positivo, ma deve essere solo il primo passo verso il fascicolo del fabbricato. Solo quest’ultimo rappresenta uno strumento determinante per conoscere le caratteristiche costruttive, le performances energetiche nonché le possibili criticità di un edificio: in sintesi la conoscenza dello stato delle nostre case. Purtroppo, però, in questi anni determinate lobby, soprattutto quelle dei proprietari immobiliari, con pretestuose motivazioni hanno lavorato per evitarne l’introduzione, complici alcuni politici che hanno supportato le loro tesi».

In Italia esistono circa 20 milioni di edifici costruiti prima della la normativa antisismica (1974) che ha imposto regole più stringenti nel settore delle costruzioni. Per questa ragione e per evitare di correre ai ripari sempre dopo le tragedie, CNA Costruzioni, a supporto ed in prosecuzione dell’iniziativa di Delrio, si aspetta un impegno più convinto da parte delle Istituzioni e della politica, in direzione dell’introduzione obbligatoria del “fascicolo del fabbricato”.

«Il fascicolo del fabbricato – osserva CNA Costruzioni – si rende necessario per garantire un completo piano di sicurezza integrata ed una conoscenza delle performances energetiche dell’edificio. Con questo strumento non solo è possibile ottenere una mappatura dell’intero sistema abitativo ma anche programmarne gli interventi necessari sia ai fini di una completa messa in sicurezza del patrimonio immobiliare italiano, sia ai fini di un suo efficientamento energetico, in coerenza con le recenti Direttive europee e la Strategia Energetica Nazionale (SEN)».

CNA Costruzioni con questi intendimenti ed in questa direzione, si rende disponibile a dare il proprio convinto e competente contributo di merito, in tutte le sedi sia tecniche sia politico-istituzionali in cui si lavora per questo obiettivo strategico.

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