È tornato il lupo in Alto Adige: «Allevatori impreparati»

L’Alto Adige non si prepara al ritorno del lupo. È questa l’accusa dei Verdi dopo la risposta dell’assessore Schuler a un’interrogazione sul tema. «Sono queste le conseguenze della campagna su un’impossibile “provincia libera da lupi e orsi”. Ma così si moltiplicano solo le illusioni, i danni alle greggi e il ritardo rispetto al resto d’Europa» hanno sottolineato i consiglieri dei Verdi Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa e Hans Heiss. Il Gruppo ritiene che sebbene esistano misure efficaci per prevenire gli attacchi del lupo alle greggi e che esse siano finanziate generosamente dalla Provincia, in Alto Adige finora nessuno le adottata.

Alto Adige: «Rifiuto sostanziale a prepararsi al ritorno dei grandi predatori»

L’assessore nella sua risposta elenca cinque misure preventive a disposizione: l’accompagnamento da parte di un pastore, le recinzioni mobili elettriche, i deterrenti sonori, l’impiego di lama o asini che reagiscono alla presenza del lupo, cani da guardia di specie particolari. Queste misure sono coperte da un finanziamento provinciale del 70% della spesa, che può diventare totale nel caso di progetti in regia diretta concordati tra allevatori e Provincia. Per le emergenze, i recinti elettrificati sono prestati gratuitamente dalla Provincia e sempre gratuitamente l’ufficio caccia e pesca fa servizio di consulenza. «Stupisce che nessuna di queste misure, neppure quelle immediatamente utilizzabili come recinti e deterrenti sonori, sia stata finora adottata in provincia di Bolzano — commenta il Gruppo Verde la risposta di Schuler—. L’Assessore ci comunica infatti che “finora non sono state inoltrate richieste all’ufficio competente”, a parte un solo prestito di un recinto elettrificato a Corvara, ma chiesto da un pastore “di origine non altoatesina”. L’eccezione che conferma la regola di un sostanziale rifiuto a prepararsi al ritorno anche sul nostro territorio dei grandi predatori».

«Consigliamo alle associazioni di categoria e in particolare al Bauernbund di invitare gli allevatori ad adottare una strategia intelligente e praticabile per prepararsi all’inevitabile ritorno anche sul nostro territorio dei grandi predatori — hanno concluso i consiglieri dei Verdi Dello Sbarba, Foppa e Heiss — . Ogni giorno perso nell’adozione di misure preventive si trasforma in un danno enorme per gli stessi allevatori, immediato e soprattutto futuro».

Ti potrebbe interessare