Druso Est, prima pietra per i nuovi alloggi

Prima pietra per i nuovi 47 alloggi denominati Prati di Gries-Druso Est a Bolzano lungo via Druso. Nel nuovo quartiere, progettato per diventare il primo rione senza traffico in superficie di Bolzano, sul lotto A3 le sei cooperative edilizie associate a Legacoopbund realizzeranno un edificio con 47 nuovi alloggi. La posa della prima pietra è avvenuta in presenza dei soci delle cooperative e delle loro famiglie, del Vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, del Sindaco Renzo Caramaschi, dell’Assessore comunale Sandro Repetto, del Presidente dell’associazione di rappresentanza delle cooperative Legacoopbund Heini Grandi e del Direttore di Legacoopbund Stefano Ruele.

«Acquistare un alloggio sul libero mercato per i giovani e le famiglie è un’impresa ardua, quasi impossibile. Le cooperative edilizie rappresentano una buona alternativa per molti di loro, soprattutto qui a Bolzano dove i prezzi degli appartamenti sono davvero elevati», ha affermato il Presidente di Legacoopbund Heini Grandi durante la cerimonia. «Per i nostri 47 soci e le loro famiglie, che andranno a costruire le proprie abitazioni su questo lotto, la posa della prima pietra è l’inizio di un percorso che li vedrà protagonisti nella costruzione della comunità di questo nuovo quartiere». Grazie ad un progetto innovativo di co-housing, i soci delle cooperative saranno, infatti, chiamati a partecipare attivamente alla vita della comunità. Nell’edificio che andranno a costruire è previsto uno spazio condiviso: una sala polifunzionale di circa 200 m2 che potrà essere utilizzata per manifestazioni, eventi, incontri e altre iniziative.

Autorità presenti

«Questo spazio comune non sarà l’unico del quartiere. Sui cinque lotti assegnati dal comune di Bolzano alle cooperative edilizie sorgeranno complessivamente 224 alloggi e ben due sale polifunzionali, che verranno condivise da tutti i soci e futuri inquilini», ha ricordato Stefano Ruele, Direttore di Legacoopbund ribadendo l’importanza sociale di un tale progetto: «La possibilità di condividere spazi facilita l’aggregazione sociale e lo sviluppo di una comunità, garantendo di conseguenza una più alta qualità di vita».

 

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