Contamination Lab, il Miur premia Trento e non Bolzano

Un buon piazzamento, ma non sufficiente per portare a casa il risultato o meglio, in questo caso, il finanziamento. L’università di Bolzano non riesce ad intercettare parte dei cinque milioni di euro messi a disposizione dal Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per i Contamination Lab. Trecentomila euro, invece, il contributo strappato dall’Università di Trento. La classifica stilata dal ministero, per quanto riguarda gli atenei del centro nord, vede infatti l’Università di Trento seconda dopo Padova, mentre Bolzano si piazza al dodicesimo posto. Comunque una buona valutazione, visto che dietro, nelle 43 Università che avevano fatto richiesta, si piazzano atenei storici come La Sapienza di Roma, Firenze, Milano Bicocca, Udine e anche il Politecnico di Milano.

La contaminazione, elemento centrale del progetto, potrà realizzarsi in diverse direzioni: tra studenti provenienti da corsi/dipartimenti diversi per condividere progetti e maturare nuove competenze; tra studenti e tra docenti di diversi dipartimenti/discipline/background; con attori terzi del mondo produttivo (imprese, startup, investitori, camere di commercio, associazioni di categoria, poli tecnologici, cluster, ecc.), ma anche istituti scolastici, istituzioni (locali e nazionali) e organizzazioni del terzo settore; con attori europei ed internazionali, per costruire partenariati e collaborazioni e favorire la mobilità degli studenti insieme al rafforzamento dei processi di internazionalizzazione delle Università.

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