Consulta giovani, seduta congiunta dei tre gruppi linguistici

Seduta congiunta della consulta giovani. Proprio nelle scorse settimane la Giunta provinciale aveva nominato i membri delle consulte giovanili italiana, tedesca e ladina per il periodo 2018-2020. I 36 membri della consulta giovani provinciale si sono riuniti venerdì pomeriggio per la prima seduta congiunta.

Quella italiana sarà presieduta da Adelina Perlaska, studentessa universitaria di Bolzano. Gli altri membri dell’organismo consultivo sono: Francesca Longhino (studentessa universitaria, Bolzano), Valentina Moderno (studentessa universitaria, Bolzano), Mattia Morale (volontario, Merano), Luca Pellegrini (studente universitario, Laives),  Ilaria Perri (studentessa universitaria, Bressanone), Maddalena Povinelli (libera professionista attiva a Bolzano), Fabio Raffaelli (studente universitario, Bolzano), Nicholas Santini (libero professionista, Bolzano), Paolo Sticcotti (presidente della consulta provinciale degli studenti in lingua italiana dell’Alto Adige), Valentina Stimpfl (libera professionista, Bolzano) e Maria Zambiasi (studentessa universitaria, Salorno). Eletti, sempre oggi, anche i presidenti delle consulte giovani tedesca e ladina, rispettivamente Verena Mittelelberger di Bolzano e Lena Mulser di Ortisei.

La consulta giovani di lingua italiana con (a destra) Luca Bizzarri, direttore dell'ufficio politiche giovanili

La consulta giovani di lingua italiana con (a destra) Luca Bizzarri, direttore dell’ufficio politiche giovanili

Philipp Achammer e Christian Tommasini hanno sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalle consulte. «Fanno da portavoce alle richieste dei giovani e un prezioso lavoro di consulenza per la giunta». «La consulta giovani – aggiunge Tommasini – ha assunto nel corso del tempo un ruolo sempre più incisivo nell’approfondimento di temi importanti per le politiche giovanili della provincia. Penso a casi concreti come l’attuale progetto sugli Ex Telefoni di Stato che sta nascendo con il pieno coinvolgimento della consulta. I ragazzi hanno lavorato andando a toccare con mano le diverse esperienze che esistono in Europa per consentire di progettare al meglio servizi che andranno a loro pieno vantaggio».

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