Confesercenti, Bonato confermato presidente. Le sfide del futuro

Luca Bonato, titolare del Bar Romagnolo a Bolzano, confermato presidente. Si è tenuta il 20 marzo l’assemblea dei pubblici esercenti di Confesercenti con contestuale rinnovo delle cariche di settore. Un’occasione di incontro  per fare il punto sulle sfide del futuro approfondendo, contestualmente, alcuni nodi cruciali con esperti.

Il presidente di Confesercenti Federico Tibaldo ha elogiato la concretezza dell’associazione: «Ci piace quando si affrontano le questioni con la volontà di risolverle trovando nuovi orizzonti di crescita». Il direttore Mirco Benetello, dal canto suo, ha affrontato il delicato tema dei buoni pasto. «Stiamo lavorando per elaborare delle proposte comuni da proporre alle amministrazioni in modo da risolvere un problema delicato e diffuso. Dobbiamo riuscire ad incidere, migliorando, sui tempi di pagamento delle fatture e sulle trattenute. E’ nostra intenzione rendere i buoni pasto degli strumenti utili a tutti. Dinamici e convenienti sia per l’esercente sia per il cliente». E’ in fase di sviluppo, inoltre, un progetto legato alle eccellenze gastronomiche che punterà alla valorizzazione, anche turistica, dei rioni residenziali tendenzialmente esclusi dai classici itinerari.

Intervento in assemblea anche per Raoul Ragazzi dell’agenzia di pubblicità e comunicazione “Apple” di Merano che ha offerto agli associati una panoramica dei servizi che un locale deve conoscere per la propria promozione. «Per farsi spazio sul web bisogna padroneggiare, per esempio, Google My Business che permette di avere un’anteprima con orari, contatti e fotografie sul motore di ricerca. La gestione dei banner ma anche i siti web e una cura particolare dei social network, inoltre, sono alla base di una corretta promozione della propria attività».

Presente anche Enrico Maggi del Gruppo Inquiria di Bolzano specializzato in privacy. Con lui sono state sviscerate le tematiche introdotte dalla nuova normativa europea con particolare riferimento alla videosorveglianza. «Le telecamere di un locale devono essere segnalate con un cartello prima che il cliente possa entrare nel campo di ripresa della camera. Solo in questo caso, infatti, viene garantito il suo diritto di scelta. Non solo, bisogna prestare molta attenzione anche nel caso che la telecamera insista su tutta l’area di lavoro dei dipendenti per 24 ore. Se questo accade, infatti, bisogna stabilire se le ragioni di sicurezza siano superiori al diritto di tutela del lavoratore per permetterlo. Qui a Bolzano non abbiamo situazioni così al limite da giustificare una ripresa continua». Attenzione posta pure sulla gestione dei dati dei propri dipendenti. «I dispositivi professionali come auto con il gps, palmari, telepass o badge immagazzinano e producono dati. Il datore di lavoro deve indicarli al lavoratore e spiegare che possono essere utilizzati in eventuali controversie. Non si può disporne previo avvertimento chiaro e consensuale».

 

 

Ti potrebbe interessare