Cacciatori Alto Adige a quota 6mila. Sempre più donne con la doppietta

Non c’è crisi per i cacciatori Alto Adige. Mentre nelle altre regioni il numero delle doppiette cala, nel territorio altoatesino si mantiene costante. Anzi: aumenta il numero delle donne che prendono il patentino. I cacciatori Alto Adige neodiplomati nel 2017 sono stati 137: di questi 17 le donne. E sono stati «festeggiati» dalla Provincia di Bolzano. Ecco il comunicato relativo all’evento.

Per essere cacciatori Alto Adige bisogna conseguire il certificato di abilitazione superando l’esame venatorio. Nel 2017 sono state 137 le persone che hanno assolto con successo tale obbligo, delle quali 17 sono donne. I neo-cacciatori e le neo-cacciatrici sono stati festeggiati presso la Casa Kolping di Bolzano.

L’assessore provinciale Arnold Schuler, congratulandosi con i nuovi diplomati, ha fatto presente che “nei confronti di un tema legato ad un aspetto emozionale come la caccia, sono di fondamentale importanza la formazione, ma anche un atteggiamento di profondo rispetto nei confronti della selvaggina“. Benedikt Terzer dell’associazione provinciale cacciatori ha fatto presente che l’Alto Adige, mantenendo costante il numero dei cacciatori a quota 6mila, costituisce un’eccezione a livello nazionale dove, invece, si registra un calo sia per il numero delle persone abilitate, sia per l’accettazione nei confronti della caccia. Tra le materie d’esame vi è anche l’etica venatoria, e proprio sul tema si è soffermato nella sua relazione introduttiva Martin Lintner, teologo della morale che ha sottolineato l’importanza del rispetto verso la vita,  e della caccia assolta in modo competente per mantenere l’equilibrio dell’ecosistema.

Cacciatori Alto Adige, gli esiti dell’esame

Sono 433 le candidate e i candidati iscritti. Delle 237 persone che hanno sostenuto la prova di teoria, in 191 (81%) hanno superato la prova scritta sottoforma di quiz e 168 candidati (88%) quella orale. Di questi, 9 persone avevano già superato la prova di tiro la settimana scorsa. Complessivamente la prova di teoria è stata superata in totale dal 71% dei candidati. L’esame di teoria concerne temi quali la fauna selvatica locale, l’ecologia, la legislazione venatoria, le armi da caccia nonché la tutela della natura e l’etica venatoria. Delle 7 persone che si sono presentate all’esame aggiuntivo, solo orale, 2 lo hanno superato. Alla prova di tiro si sono presentati in 196 candidate e candidati, dei quali 138 (70%) l’hanno superata. Inoltre, 61 dei candidati hanno partecipato al corso pratico per giovani cacciatori e 76 il tirocinio di pratica venatoria. Pertanto, in totale sono 137 le persone che hanno assolto con successo l’esame venatorio nel 2017, diventando cacciatori Alto Adige. Questi sono i dati che hanno presentato il direttore e il vicedirettore dell’Ufficio caccia e pesca della Provincia, Luigi Spagnolli e Andreas Agreiter, nell’ambito della cerimonia di consegna dei certificati di abilitazione all’esercizio venatorio. Come ha fatto presente Spagnolli, «l’accettazione della caccia fra la popolazione è un punto di fondamentale importanza. Il prelievo venatorio e la regolamentazione della selvaggina devono essere spiegati al fine di riequilibrare il rapporto fra i cittadini e i cacciatori».

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