«Buon lavoro, Alto Adige!»: la nuova campagna di Ipl e Inail

«Buon lavoro, Alto Adige!”: questo il nome della campagna lanciata da IPL | Istituto Promozione Lavoratori, e INAIL, l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, in rapporto alla qualità delle condizioni di lavoro in Alto Adige. Dopo l’elaborazione e la pubblicazione da parte dell’IPL di una serie di ricerche sulle condizioni di lavoro in rapporto agli altri Paesi europei, i due istituti vogliono trasmettere quanto sia importante porre attenzione alla salute sul posto di lavoro – alla propria e a quella degli altri. «Corri di meno, vivi di più»: il motto della campagna.

Con la pubblicazione di oltre dieci nuove ricerche, l’IPL ha evidenziato come la grande maggioranza degli occupati in Alto Adige si dica soddisfatta o molto soddisfatta delle proprie condizioni di lavoro e del proprio stato di salute. Tuttavia, l’Indagine europea EWCS sulle condizioni di lavoro, svolta dall’IPL, documenta con dati concreti anche aree problematiche e carichi eccessivi.

Ebbene, come possono semplici dati e informazioni aiutare e motivare tutti i lavoratori a una maggiore consapevolezza sulle condizioni in cui operano? IPL e INAIL, partner nel progetto comune per il miglioramento della qualità delle condizioni di lavoro e la prevenzione degli infortuni, hanno affrontato questa sfida: «Abbiamo voluto trasmettere questa grande quantità di dati sul miglioramento delle condizioni di lavoro con un messaggio semplice ed intuitivo: tutti possono fare qualcosa per ridurre i rischi sul posto di lavoro», affermano Christine Pichler, Presidente di IPL, e Mira Vivarelli, Direttrice dell’INAIL. Per questo motivo è stata usata l’immagine del criceto. Viene, infatti, automatico associare il criceto ad un’attività continua e senza via di uscita. L’Alto Adige è al primo posto, rispetto ad Italia, Austria, Germania e Svizzera, per condizioni di lavoro psichicamente logoranti, dovute ad esempio all’alta pressione per le scadenze (per il 35% sempre o spesso), l’alto ritmo di lavoro (per il 44% sempre o spesso) o giornate lavorative eccessivamente lunghe (per il 18% almeno 6 giorni al mese). Inoltre, condizioni di lavoro fisicamente logoranti come forte rumore (28%), vibrazioni di strumenti o macchinari (24%), temperature alte (28%) o basse (24%) o l’inalazione di polveri, fumo e gas di scarico (14%), sono più comuni tra gli occupati altoatesini che nei Paesi confinanti.

Ai due istituti partner IPL e INAIL preme molto che in Alto Adige si lavori bene, in particolare per quanto riguarda la prevenzione degli infortuni e l’equità sociale. Il loro monito “Corri di meno, vivi di più” invita a non esaurirsi, come fa il criceto nella sua ruota, e a riconoscere quando un carico diventa eccessivo. «Questo messaggio ha avuto larga accoglienza, riscuotendo pareri molto positivi: lo si può osservare dalle risposte raccolte», dichiara il Direttore di IPL, Stefan Perini.

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