BBT, ok della Provincia (con osservazioni) ai tunnel d'accesso

La giunta provinciale di Bolzano oggi ha approvato  il progetto RFI per la tratta d’accesso al BBT, il tunnel ferroviario di base del Brennero, ma ha messo anche alcuni paletti, che riguardano l’inquinamento acustico, l’impatto paesaggistico, la gestione idrogeologica e la progettazione del ponte di attraversamento della valle sottostante a Funes. La giunta ha fatto sue le osservazioni contenute nel parere del Comitato ambientale che si era espresso il 30 dicembre sulla tratta d’accesso Fortezza-Ponte Gardena. Il progetto aveva visto la luce nell’ottobre 2015.

«Su questi ultimi punti – dice il presidente Arno Kompatscher – dobbiamo ammettere che sono stati compiuti grandi passi in avanti. Quasi tutto il tracciato è interrato ad eccezione di alcune piccole finestre, ma la cosa più importante è la garanzia che dal punto di vista dell’inquinamento acustico la situazione migliorerà rispetto ad oggi, nonostante il maggior numero di treni in transito».

«La qualità e la sostenibilità ambientale di un progetto importante come quello della tratta d’accesso al BBT – aggiunge l’assessore all’ambiente Richard Theiner – ci stanno particolarmente a cuore, ed è per questo motivo che la Giunta provinciale ha deciso di fare proprie le osservazioni del Comitato ambientale, inserendole nella delibera approvata oggi».

Il lotto Fortezza-Ponte Gardena consiste sostanzialmente nella realizzazione di due nuove gallerie e nell’adeguamento del tracciato. Il tunnel Scaleres, lungo 15 chilometri, collegherà la stazione di Fortezza con Funes, mentre la seconda galleria, che misurerà 6 chilometri, partirà da Funes e terminerà a Ponte Gardena. L’intero tracciato sarà interrato, ad eccezione della stazione di Ponte Gardena, del ponte di Funes e della fermata di Funes.

Barriere antirumore e no alla finestra di Albes

Nella sua relazione, il Comitato ambientale esprime parere favorevole al progetto, prende atto con soddisfazione dei numerosi passi avanti compiuti in fase di elaborazione, ma sottolinea anche la presenza di alcune criticità che necessitano di una revisione. Dal Comitato ambientale è giunta la richiesta di ottimizzare le barriere antirumore previste nelle zone di accesso alle gallerie, sia a sud che a nord, e nell’area della stazione di Ponte Gardena, di valutare l’effettiva necessità della “finestra” di Albes all’interno del tunnel Scaleres, mentre viene ribadita l’importanza delle misure di compensazione ambientale con particolare attenzione alle zone protette.

In fase di progettazione, inoltre, per il ponte di Funes si dovrebbe tenere in particolare considerazione la questione dell’impatto paesaggistico e acustico dell’opera, mentre per la stazione di Ponte Gardena viene chiesto di configurarla in modo tale da consentirne l’utilizzo anche da parte dei treni passeggeri. La gestione del materiale di scavo dovrebbe invece essere concentrata nelle aree di Forch, Unterseeber und Hinterrigger, si proponte un utilizzo congiunto delle zone di deposito assieme a quelle già previste per il BBT, mentre un altro capitolo importante riguarda l’aspetto idrogeologico. Secondo le osservazioni del Comitato ambientale occorre prevedere sondaggi esplorativi nelle aree sorgive con l’obiettivo di tutelare le fonti di acqua potabile, approfondire le questioni legate agli effetti drenanti e rispettare i parametri relativi al trattamento delle acque.

Il 2% ad opere di compensazione

«La delibera approvata dalla Giunta provinciale – spiega Theiner – prevede inoltre che venga destinata una cospicua somma di denaro, pari al 2% del costo totale del progetto, al finanziamento degli interventi di compensazione e minimizzazione dell’impatto ambientale. Viene inoltre richiesto che RFI costituisca una società di progetto analoga a quella già operativa per il tunnel di base (BBT SE), e che una volta terminata l’opera tutti i treni merci transitino nelle gallerie sotterranee. Sulla base di tutte queste osservazioni rielaboreremo alcuni aspetti del progetto». L’assessore Richard Theiner, infine, sottolinea che «in tutta la procedura sono stati direttamente coinvolti i sindaci dei Comuni attraversati dalla tratta d’accesso, e le loro proposte sono state tenute in adeguata considerazione».

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