Appalti pubblici in crescita (+17%): contratti per un milione di euro

Il bilancio 2016 dell’Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture è stato presentato e analizzato oggi dalla Giunta provinciale. Secondo i dati illustrati dal direttore dell’Agenzia Thomas Mathà, le procedure pubblicate sulla piattaforma SICP (Sistema informativo contratti pubblici) nel 2016 sono aumentate per numero (+11,7%), e per importo (+17,1%) rispetto al 2015. L’importo complessivo degli appalti pubblicati supera per la prima volta il miliardo di euro (1.186 milioni), con una crescita del 35% nei lavori pubblici e del 31,6% delle forniture. “È un sviluppo molto positivo e in controtendenza con il trend nazionale. Il risultato è frutto del lavoro degli ultimi anni, con la nuova legge provinciale, il ruolo dell’Agenzia e l’impegno delle diverse stazioni appaltanti”, ha detto il presidente Arno Kompatscher.

Nel 2016 le procedure di gara sono state effettuate quasi tutte nella forma del contratto d’appalto (99,3%). Le procedure sul portale (63.006) sono aumentate dell’11,7% rispetto al 2015, specie per il diffuso utilizzo della piattaforma per gli acquisti di importo inferiore ai 40mila euro da parte delle scuole. I comuni e le comunità comprensoriali, con una quota del 40,2% sono la tipologia di stazione appaltante che ha pubblicato il maggior numero di procedure (25.323), seguita dalla Provincia con 16.071 procedure (25,5%). Oggi le stazioni appaltanti operanti in piattaforma SICP sono circa 500.

Il 53,4% delle pubblicazioni ha riguardato le procedure di lavori pubblici, il 25% i servizi e il 21,6% le forniture. L’82,7% degli appalti è stato affidato a operatori economici con sede in Alto Adige. A livello di importo le imprese altoatesine soddisfano il 59,4% del fabbisogno delle amministrazioni locali, il 34% viene soddisfatto da imprese nazionali e il restante 6,6% da imprese estere. Un risultato notevole per una piccola regione, ha osservato Mathà. Nei lavori pubblici le imprese locali coprono l’82,6%, nei servizi il 64,2% e nelle forniture arrivano al 33,8%. In quest’ultima tipologia, tuttavia, incidono gli acquisti del settore sanitario, nel quale i principali fornitori per farmaci e ausili medici hanno sede fuori Alto Adige. Le imprese presenti nella banca dati delle stazioni appaltanti sono quasi 20mila – oltre la metà altoatesine – che sono “segnale di grande competitività nell’offerta, a tutto vantaggio del cittadino. E se poi le aziende locali si aggiudicano il 60% degli importi in gara, abbiamo quasi la quadratura del cerchio”, ha aggiunto Kompatscher.

Nella classe tra 209mila euro e un milione si concentra il maggior valore degli appalti aggiudicati (33,2%). Nei contratti per servizi le procedure di importo inferiore alla soglia europea (209mila euro) sono il 61,9% dell’importo complessivo, nei lavori pubblici la quota dei contratti superiore alla soglia europea (5,225 milioni) è il 17,8%. In termini di valore, il 55,3% delle gare è stato aggiudicato con il criterio del “solo prezzo”, il 44,7% con il criterio “solo qualità o qualità/prezzo” (in gran parte nel settore servizi). In media, il ribasso minimo (14,2%) delle offerte si registra nella procedura negoziata con il criterio “solo qualità, qualità / prezzo” mentre il ribasso massimo (21,2%) nel caso di procedura aperta con criterio “solo prezzo”. Con un solo offerente il ribasso medio è del 2,3%, per arrivare al 42,9% nel caso di procedure con oltre 20 offerenti.

Da un anno è inoltre in piattaforma l’Elenco telematico degli operatori economici, che consente di velocizzare l’iter di svolgimento e agevolare l’accesso alle PMI mediante l’utilizzo di procedure negoziate per importi inferiori ai due milioni di euro nei lavori pubblici e inferiori alla soglia UE (209mila euro) per servizi e forniture. A fine 2016 gli operatori economici registrati nell’elenco erano 1.348, dei quali il 69,1% con sede in Alto Adige. Le gare di appalto con importo maggiore concluse nel 2016 nel settore dei lavori pubblici hanno riguardato il risanamento della caserma Battisti di Merano (9,3 milioni di euro), i lavori del terzo lotto della Statale della val d’Ega (8,1 milioni), il progetto UE Sinfonia (7,5 milioni) e i lavori alla clinica Martinsbrunn di Merano (7,4 milioni).

 

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