Apolitici, felici e (un po') rissosi: la fotografia dei giovani altoatesini

Dopo le edizioni del 1999, 2004, e 2009 l’istituto provinciale di statistica ASTAT, in collaborazione con le ripartizioni cultura italiana e tedesca e l’ufficio statistica del Comune di Bolzano, nel 2016 ha realizzato la nuova Indagine sui giovani che fornisce indicazioni sui valori, sugli stili di vita e i progetti per il futuro dei giovani tra i 12 e i 25 anni. I risultati dell’indagine sono stati illustrati e discussi dagli assessori Waltraud Deeg, Christian Tommasini, Philipp Achammer e Florian Mussner, assieme a Timon Gartner e Stefano Lombardo dell’Astat. I residenti in provincia di Bolzano in quella fascia di età sono circa 81.700 (circa 42.000 maschi e 39.700 femmine) e cioè 15,7 ogni 100 abitanti. La quota di giovani di origine straniera è pari all’8,5% del totale (7.000). Nel periodo giugno-settembre 2016 sono stati intervistati, tramite interviste dirette e un campionamento cosiddetto “a strati”, 1.814 giovani.

Presentando la ricerca l’assessora Deeg ha sottolineato «la grande maturità dei ragazzi, che puntano alla felicità e non giudicano importanti gli obiettivi materiali». «Lo studio dell’Astat – ha aggiunto l’assessore Tommasini – ci mostra con dati molto positivi una generazione in trasformazione, ma anche pronta a cogliere le nuove opportunità per il futuro, una generazione che apprezza sempre di più il plurilinguismo, che giudica la presenza di più culture come una ricchezza e che partecipa con entusiasmo agli eventi culturali». Riguardo allo scarso interesse dei giovani per la politica, gli assessori Achammer e Mussner hanno rilevato che «è nell’interesse dell’intera società che aumenti la partecipazione alla politica. I giovani – hanno aggiunto – sono lo specchio della nostra società, e da tutti questi dati non possiamo che essere fieri dei nostri giovani ed essere ottimisti per il futuro».

Di seguito alcuni dei dati principali emersi dall’indagine:

Famiglia. I giovani vivono per lo più in nuclei familiari tradizionali con mediamente quattro componenti. Solo circa un terzo dei 25enni è già uscito di casa. La relazione con i genitori viene giudicata positivamente dalla maggior parte dei giovani, soprattutto il rapporto con la madre.

Scuola. Circa il 60% degli studenti delle scuole superiori pensa che la formazione bilingue offerta dalla scuola altoatesina costituisca un suo punto di forza, anche se solo il 12,1% degli studenti pone la seconda lingua tra le tre discipline più interessanti.

Cultura e tempo libero. Il 71,9% dei giovani altoatesini è soddisfatto del proprio tempo libero. Sono mediamente nove gli eventi culturali, negli ambiti cinematografico, teatrale, museale e musicale, a cui i giovani partecipano in un anno. Un po’ meno di due sono invece le attività artistiche a cui essi mediamente si dedicano. L’82,1% legge almeno un libro all’anno per motivi non scolastici o professionali e il 77,2% legge il giornale almeno una volta alla settimana. Il 72,1% pratica attività sportiva e il 31,2% è iscritto ad almeno un’associazione non sportiva.

Competenze digitali. Il 73,5% dei giovani altoatesini accede quotidianamente a internet e il 39,5% usa tutti i giorni il computer. Il 74,2% partecipa a social network e il 72,6% spedisce o riceve e-mail. Il 90,7% si dichiara conscio dei rischi che l’uso di internet può comportare. I pericoli più temuti riguardano la privacy (65,5%), l’uso eccessivo della rete (57,1%) e il cybermobbing (56,8%).

Lavoro e studio. In Alto Adige i giovani tra i 15 e i 24 anni classificati come occupati sono circa 17.900 su un totale di 57.900. Questo dato corrisponde a un tasso di occupazione pari al 30,8%, mentre il tasso di attività raggiunge il 35,0%. Dei 57.900 individui, 37.600 non sono attivi sul mercato del lavoro. Si tratta per lo più del numero di coloro che si dichiarano impegnati ancora negli studi.

Rapporto con il territorio. Il paesaggio è l’aspetto del territorio altoatesino più frequentemente percepito come positivo dai giovani (83,6%). Seguono la cucina (54,9%), le tradizioni (47,3%) e il benessere economico (38,6%). I problemi più sentiti sono l’egoismo delle persone (29,8%) e l’elevato costo della vita (27,3%), ma per il 32% dei giovani in Alto Adige non vi è nessun “grosso problema”.

Valori e progetti di vita. Le risposte date ai progetti di vita testimoniano un elevato livello di maturità affettiva raggiunto dai giovani d’oggi. Al primo posto troviamo “esser felice” (90,2%), ma anche risposte come “fare più esperienze possibili” (65,1%). Per oltre un terzo (35,3%) dei giovani altoatesini la religione è molto o abbastanza importante, per il 34,8% è poco importante, mentre per un quinto dei giovani (21,2%) essa non riveste alcuna importanza.

Fattori di rischio. Ben un ragazzo (maschio) su quattro rimane coinvolto nel giro di un anno in risse, che avvengono perlopiù in discoteca, pub o ad un party. Il 22,3% dei giovani fuma sigarette. Diminuisce l’uso di alcol. Il consumo di cannabis è superiore tra i maschi (28,7% contro 23,7%).

Lo studio Astat è scaricabile a questo link.

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