Alto Adige, boom (agri)turismo: 2,4 milioni di presenze

Il fenomeno dell’agriturismo nella nostra provincia conferma da tempo una presenza consistente e radicata. Dal 2003 al 2015 il numero degli esercizi agrituristici, salvo leggere oscillazioni, è cresciuto costantemente, registrando un aumento del 28,2% per il numero di aziende, un aumento del 23,2% per quelle che offrono alloggio, e addirittura un +38,9% per gli agriristori. A questo trend fanno eccezione le aziende con altre attività agrituristiche che vedono nello stesso arco temporale, prima un aumento fino al 2006 e poi un calo fino al 2015 (-4,2% rispetto al 2003).

In valori assoluti le aziende agrituristiche passano da 2.438 del 2003 a 3.125 del 2015, quelle con alloggio da 2.198 a 2.708, quelle con ristorazione da 355 a 493 e infine quelle con altre attività da 1.253 a 1.201. Il fenomeno delle aziende con degustazione è sconosciuto nella nostra provincia fino al 2015, anno in cui si vede per la prima volta la presenza di aziende con questo tipo di attività (211 unità).

Anche le presenze dei clienti negli agriturismi, come emerge dall’indagine sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi, confermano la tendenza alla crescita, passando da 1,3 milioni del 2003 a circa 2,4 milioni del 2015. Dall’analisi territoriale emerge che la maggior parte delle aziende, il 27,6%, è ubicata in Val Pusteria; seguono Burgraviato (18,8%), Salto-Sciliar (15,6%), Oltradige-Bassa Atesina (13,7%) e Valle Isarco (12,8%). Nelle comunità comprensoriali della Val Venosta e dell’Alta Valle Isarco il fenomeno è invece meno presente, rispettivamente 6,8% e il 3,7%, mentre a Bolzano è praticamente assente (0,9%). Solamente il 13,0% degli agriturismi sono stati gestiti da donne nel 2015, cioè 407 agriturismi su un totale di 3.125 aziende agrituristiche.

 

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