Alleanza Unibz-Fondazione Kessler: docenti potranno avere doppio ruolo

Un accordo tra Università di Bolzano e Fondazione Bruno Kessler all’insegna dell’Euregio. Siglato nella giornata di  venerdì 2 febbraio, a Bolzano, ha l’obiettivo di consolidare e istituzionalizzare la collaborazione tra i due enti. In particolare, servirà a facilitare lo scambio e la condivisione delle competenze e conoscenze tra gruppi di ricerca che, attualmente, lavorano su tematiche comuni a unibz e FBK: nell’ambito degli studi storici e religiosi, delle tecnologie per l’informazione, dei materiali e microsistemi e della valutazione delle politiche pubbliche. Questi ambiti di ricerca, una volta definiti gli accordi applicativi della convenzione, potranno vedere la nascita di attività di ricerca congiunte.

Il presidente di Unibz, Konrad Bergmeister, ha riassunto così le motivazioni che hanno portato alla nascita di questa nuova cooperazione: «La collaborazione con il più grande istituto di ricerca trentino, Università di Trento a parte, è strategica, perché la Fondazione Bruno Kessler si occupa di settori scientifici complementari ai nostri ed è quindi un partner ideale per il nostro sviluppo».

«Il legame fra il Trentino e l’Alto Adige, fortemente sostenuto dai rispettivi governi, è un asset strategico per questa regione e  ancor più nell’ottica dell’Euregio e dell’essere un naturale ponte fra l’Italia e l’Europa», ha commentato il presidente FBK,  Francesco Profumo. «La sinergia fra FBK e l’Università di Bolzano ribadisce e rafforza questa collaborazione strategica per la co-evoluzione di territori già vocati alla formazione e alla ricerca, con l’obiettivo di coprire un maggior numero di ambiti e creare un nuovo modello di innovazione aperta, soprattutto a favore delle aziende».

Tra le novità introdotte dall’accordo, la possibilità di «double appointment» dei ricercatori, che ricopriranno una posizione afferente sia all’organico di unibz che di FBK. I ricercatori FBK che abbiano conseguito l’abilitazione nazionale godranno della facoltà di diventare professori della Libera Università di Bolzano nelle discipline di comune interesse. Gli accordi applicativi prevedono inoltre la possibilità di costituire laboratori congiunti, con possibile condivisione delle infrastrutture tra gruppi di ricerca delle due istituzioni. La convezione dispiegherà i suoi effetti anche nel campo della didattica, rendendo effettiva la possibilità di istituire dottorati e scuole di dottorato in convenzione e di offrire master professionalizzanti congiunti.

«La Fondazione Bruno Kessler rappresenta una delle eccellenze nel panorama della ricerca nazionale ed internazionale», sottolinea il rettore della Libera Università di Bolzano, Paolo Lugli. «Questo accordo rappresenta quindi un passo importante per noi. Ci permetterà di crescere ulteriormente nei vari settori di interesse comune. Rafforzerà infine anche la forte interazione tra le due Province Autonome, che vede già significativi esempi di collaborazione scientifica di unibz con l’Università di Trento e con la Fondazione Edmund Mach».

Didascalia della foto: Da sin a destra il rettore di unibz, prof. Paolo Lugli, il segretario generale di FBK, Andrea Simoni, il presidente di FBK, prof. Francesco Profumo e il presidente di unibz, prof. Konrad Bergmeister

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