La corona di spine degli indipendentisti per il 4 novembre

Il 4 novembre, a cento anni dalla fine della Grande Guerra, si annuncia come sempre divisivo a Bolzano. Se Arno Kompatscher da Innsbruck ribadisce il no ad ogni nazionalismo, il Suedtiroler Heimatbund si prepara a ripetere una provocazione già messa in atto in passato: rispolverare la «Corona delle sofferenze», l’enorme corona di spine in metallo che per  simboleggia il «calvario iniziato per il Tirolo del sud con la dominazione straniera» alla quale il 4 novembre, a cento anni dalla fine della prima guerra mondiale, che sancì il passaggio dell’Alto Adige al Regno d’Italia, aggiungerà una nuova spina. La manifestazione è prevista per il 4 novembre nel parcheggio che si trova alle spalle del Monumento alla Vittoria che ricorda, appunto, la vittoria italiana nel primo conflitto mondiale. Interverranno il presidente dell’Heimatbund, Roland Lang, l’ex consigliera provinciale, Eva Klotz ed il presidente dell’associazione trentina “Noi Tirolesi/ Wir Tiroler”, Vittorino Matteotti. Stizzita la reazione del presidente della Provincia e del sindaco Renzo Caramaschi che venerdì mattina hanno ricordato tutte le vittime in municipio. «Manifestazione antistorica, che guarda indietro», ha detto il sindaco. «I nazionalismi e i sovranismi portano solo a guerre e sofferenze», ha aggiunto il presidente Kompatscher alla vigilia, peraltro, dell’avvio delle consultazioni per la formazione della prossima giunta. Un messaggio alla lega?

 

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